domenica 18 Maggio 2025

Juliana Gonzales, vincitrice della gara tecnica di MDEJ 2025: “Il mio sogno è aprire una caffetteria specialty”

Gonzales: "Se mi parlano di caffè, voglio e sono in grado di raccontare tutta la filiera: mi appassiona tantissima la storia, la descrizione degli aromi. E' stata la svolta il primo anno durante la Scuola Galdus, che mi ha fatto conoscere questo universo e lì ho capito che era la mia strada".

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BINASCO (Milano) – Un po’ di contesto: finale dell’edizione 2025 del concorso nazionale Maestri dell’Espresso Junior, adrenalina che scarica finalmente dopo una giornata intensa a base di caffeina, la vincitrice della gara tecnica è Juliana Gonzales. Con un punteggio di 143,5. È un’allieva della Scuola Galdus di Milano, accompagnata dal docente Sergio Canetti. Sempre lei, racconta a caldissimo, la sua conquista.

Gonzales partecipa per la prima volta ad un concorso di questo livello?

“Mi sono cimentata di recente in una piccola gara di caffetteria specialty, e comunque l’ho vissuta con una certa ansia. Mi piace però mettermi alla prova: oggi stavo tremando, avevo molta paura, ma sono tutte esperienze che mi aiutano ad aprirmi. Le gare mi appassionano, almeno il post.”

Più difficile la parte tecnica o quella della comunicazione di fronte alla stampa?

“La comunicazione. Sono molto timida e addirittura evito di parlare a voce alta. Il mio docente ha insistito molto su questo punto. Sul quale io faccio piuttosto fatica. Ero particolarmente preoccupata di non sbagliare gli ingredienti dei cocktail e quindi non so se sono riuscita a parlare in modo adeguato.

Stessa cosa per la parte tecnica, in cui ci sono state delle piccolezze proprio perché appunto, per me, è complesso parlare mentre opero. Non tutti l’avranno notato, ma io avevo il mio schema in testa, e la gara ha cambiato un po’ le cose.”

Cosa l’ha fatta vincere? Magari l’esperienza da dipendente da Cafezal?

Gonzales: “Lavorare in quell’ambiente è stato bellissimo. Ero affiancata da un operatore, ma sono stata trattata come una lavoratrice a tutti gli effetti. Sono stata messa dietro la macchina e mi è stato detto: in tre ore devi riuscire a fare tutto, se non ce la fai, ti diamo una mano. Ma mi hanno messo nelle condizioni di pressione per cercare di imparare il più possibile. Questo ha cambiato molto la mia capacità nella gestione dell’ansia.

Certo in questo caso è stato diverso: lì devi essere veloce, ma nessuno ti sta osservando, al contrario del concorso.”

Gonzales, il lavoro a scuola con il docente?

“E’ stato molto lungo, soprattutto nella parte della preparazione dei cocktail in cui non sono molto forte. Ma il mio docente mi ha seguito molto, mi ha concesso anche delle ore extra. Se non fosse stato per lui, non ci sarei riuscita.”

Le macchine: differenze rispetto a quelle con cui ti sei allenata?

“Con quelle che ho trovato qua, non avevo particolare dimestichezza. E’ stato un po’ complicato, soprattutto rispetto alla memoria muscolare che ho già sviluppato. Mi sono potuta allenare il giorno prima, sì, ma non è stato facile.”

Il suo sogno quindi è?

Aprire una caffetteria specialty. Se mi parlano di caffè, voglio e sono in grado di raccontare tutta la filiera. E mi appassiona tantissimo la storia, la descrizione degli aromi. E’ stata la svolta il primo anno durante la Scuola Galdus, che mi ha fatto conoscere questo universo e lì ho capito che era la mia strada”.

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