giovedì 03 Ottobre 2024

DOMANI A ROMA – “Io bevo caffè di qualità”: comincia la degustazione di caffè speciali per promuovere l’eccellenza del Made in Italy

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ROMA – Degustare caffè speciali, tostati in Italia, per promuovere l’eccellenza del made in Italy. È lo scopo dell’iniziativa “ Io bevo caffè di qualità ”. Nata sotto la direzione artistica dei coffee expert Andrej Godina e del campione italiano di caffetteria 2010 e 2011 Francesco Sanapo.

Io bevo caffè di qualità: partenza dalla capitale

La prima tappa di questo viaggio nel gusto si terrà a Roma, venerdì 14 dicembre, alle ore 15, presso il Caffè Cantù (piazza Cesare Cantù n.10-11, ingresso libero). Per poi approdare, successivamente, a febbraio Milano e ad aprile a Firenze.

CIMBALI M2

L’evento è pensato per diffondere la cultura del caffè. Attraverso delle degustazioni guidate di caffè monorigine, provenienti da un singolo paese produttore o da un singolo produttore, e di caffè ‘specialty’. Caffè di particolare pregio qualitativo e disponibili sul mercato in micro-lotti.

Io bevo caffè di qualità: tra questi, venerdì sarà possibile degustare in anteprima italiana il caffè arabica selvatico

Della foresta di Harenna, proveniente dal Presidio Slow Food in Ethiopia, e sarà proiettato il video di Slow Food che parla delle condizioni di lavoro ad Harenna. Tra le montagne del parco nazionale del Bale, a sud della capitale Addis Abeba, e di questo caffè “naturale” che, dopo la raccolta, prevede esclusivamente l’essiccazione al sole delle ciliegie su reti sospese.

(Anteprima video ).

All’iniziativa saranno presenti vari operatori del settore

E ci saranno momenti di approfondimento su tutto quanto ruota intorno all’universo caffè. Dalle caratteristiche geografiche e umane nei paesi di produzione. SIno alla metodologia di assaggio e di riconoscimento della qualità.

Ci sarà, inoltre, un focus sui nuovi metodi di estrazione del caffè, e una riflessione sul mercato caffeicolo.

Io bevo caffè di qualità: un percorso che Godina e Sanapo hanno intrapreso insieme lo scorso giugno

Con la prima edizione del festival “Pausa caffè”, accendendo i riflettori sulla cultura della bevanda più bevuta al mondo, seconda solo all’acqua. Alle 19, poi, chiusura della giornata con l’aperitivo a base di spritz al caffè (aperitivo a pagamento).

Dicono Sanapo e Godina a proposito dell’evento

“ Io bevo caffè di qualità è pensato per diffondere la cultura del caffè nel nostro Paese; settore penalizzato se si pensa a mercati più blasonati come quelli del vino e dell’olio.

Tra le motivazioni il fatto che spesso al mestiere di barista in Italia si faccia per ripiego e senza aver frequentato specifici corsi di approfondimento. La difficoltà nell’uniformità dei prodotti, serviti da nord a sud Italia.

In più, il caffè, nella percezione dell’utente medio, è il prodotto dell’attimo fuggente. Infatti si beve in pochi secondi e spesso di fretta. Mentre vino e olio vengono degustati durante i pasti principali”.

Io bevo caffè di qualità è in collaborazione con

Caffè Cantù, ACIB (associazione Italiana Baristi caffetteria), Sandalj Trading Company – Italian coffee passion; Dalla Corte – macchine caffè espresso, DM Italia – AeroPress e macinacaffè Mahlkönig, PulyCaff – pulitori certificati per caffetteria; Sesamo comunicazione visiva, SCAE – Speciality Coffee Association of Europe; torrefazione Caffè Italia

(Ulteriori info: www.francescosanapo.com; http://ajgodina.blogspot.com/).

I caffè di qualità saranno preparati con tre diversi metodi: espresso, aeropress e filtro

Questa scelta offre al pubblico l’esperienza di un percorso sensoriale innovativo, che permette di esaltare la qualità del caffè in tazza indipendentemente dal metodo di preparazione.

Oltre ai tradizionali espresso e caffè filtro, i caffè saranno estratti anche con il metodo “aeropress”. Uno strumento semplice, pratico ma anche molto preciso. Con cui si ottiene un ottimo caffè americano. Insomma, una curiosità in più per gli estimatori e un “oggetto” già molto apprezzato all’estero che finalmente arriva in Italia, presentato da DM Italia.

Ciascun caffè, prima della degustazione, verrà introdotto da una scheda descrittiva

Che ne indica il paese di produzione, la specie e la varietà botanica, il metodo di raccolta e di lavorazione, la metodologia di tostatura; la preparazione necessaria per servirlo e le conseguenti caratteristiche organolettiche.

Tra gli altri caffè in degustazione venerdì, tre caffè della Sandalj Trading Company. Provenienti da tre prestigiosi paesi d’origine. In primis, un caffè proveniente dalla fazenda Sítio Da Chapada nella regione Serra da Mantiqueira del Brasile. Un caffè naturaleACE National Winner, che regala in tazza un’evidente ed amabile acidità; una vena vagamente fruttata con fondo di cioccolato al latte e una persistenza sottile, finemente dolce, quasi mielosa.

Dal Nicaragua proviene, invece, un caffè SHG (Strictly Hard Bean). Che fa parte del Sandalj Traceability Project (Progetto di Tracciabilità dei lotti di caffè).

Il Nicaragua della piantagione Los Granadillos è un 100% arabica della varietà botanica Caturra coltivato a 1300 m.s.l.m.. Un caffè dalle caratteristiche organolettiche peculiari quali un’acidità medio-alta ma non citrica, aromi legati agli agrumi dolci come il mandarino. E la clementina con un deciso retrogusto nel quale emerge una nota di noce fresca.

Infine, la Sandalj presenta il Cuba Serrano Superior Lavado

Un caffè dalle caratteristiche del tutto eccezionali: una corposità importante con una forte percezione aromatica che riporta alla fava del cacao e al tabacco da pipa. Il persistente retrogusto esprime un fondo di noce.

La degustazione del caffè cubano, coltivato principalmente nella regione della Sierra Maestra, è un’occasione imperdibile considerando il fatto che questo pregiato prodotto è stato assente dal mercato per circa dieci anni. E solo recentemente è tornato ad essere importato e distribuito dalla Sandalj Trading Company.

Caffè selvatico Presidio Slow Food

 La foresta di Harenna, una delle più grandi dell’Etiopia, si trova tra le montagne del magnifico Parco nazionale del Bale; 350 chilometri a sud della capitale Addis Abeba.

Qui, intorno ai 1800 metri di altitudine, cresce spontaneamente all’ombra di alberi ad alto fusto. Un caffè arabica con straordinarie potenzialità qualitative ancora poco conosciute e valorizzate.

I contadini di questa zona vivono grazie alla vendita del caffè, che costituisce la principale fonte di reddito. La raccolta manuale è spesso ostacolata dalla presenza dei babbuini, che sono ghiotti di ciliegie di caffè.

Non sono previste né la spolatura né la lavatura dei chicchi, fasi cruciali per i caffè dei Presìdi latino-americani. Si tratta infatti di un caffè “naturale” che, dopo la raccolta, prevede esclusivamente l’essiccazione al sole delle ciliegie su reti sospese (lettini).

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