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Inizio novembre al ribasso per i mercati del caffè

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MILANO – I mercati del caffè non si fermano nemmeno per Halloween e iniziano novembre con nuovi ribassi, dopo l’impennata di lunedì 31 ottobre, che ha portato guadagni nell’ordine del 4,6% a New York. Il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica è arretrato ieri di 310 punti ridiscendendo a 174,60 centesimi. Nell’ultima seduta di ottobre, il benchmark si era rivalutato di 790 punti risalendo a 177,70 centesimi.

Un rimbalzo sul quale hanno influito i nuovi dati Ico sull’export e gli aggiornamenti meteo dal Brasile, che hanno fornito la spinta iniziale per far ripartire le ricoperture speculative.

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Il rivalutarsi del dollaro ha fatto scattare martedì nuove liquidazioni rosicchiando parte dei guadagni del giorno precedente.

Le scorte certificate rimangono a livelli bassissimi: appena 384.795 sacchi alla data del 1° novembre, minimo storico dalla fine del secolo scorso.

Il Cot Report – aggiornato al 25 ottobre – rivela intanto che i fondi hanno ridotto drasticamente la loro posizione net long portandola ad appena 3.048 lotti. È il minimo da quasi due anni a questa parte.

A Londra, il contratto per scadenza gennaio è arretrato di 14 dollari terminando la giornata a 1.839 dollari, dopo aver toccato, in corso di contrattazione, un nuovo minimo dei 14 mesi di 1.826 dollari.

L’Ico ha anticipato lunedì i dati complessivi sull’export di settembre. Le esportazioni mondiali sono state di 9,95 milioni di sacchi, circa il 3% in meno rispetto a settembre 2021.

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