giovedì 02 Maggio 2024
  • CIMBALI M2

Il Talent Day di Fipe a Bologna avvicina i giovani ai pubblici esercizi

Lino Enrico Stoppani, presidente della Federazione: “Se i giovani non avessero voglia di lavorare, allora la colpa sarebbe degli anziani che non offrono opportunità e non riescono a trasferire quali sono i valori, anche umani, e le competenze . Ci sono un milione e duecento posti scoperti e 560 mila sono i bisogni dichiarati dal terzo settore”

Da leggere

  • Dalla Corte
  • TME Cialdy Evo
Water and more

Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi di Confcommercio, ha dato il via a Bologna il 29 maggio il Talent Day, un giorno dedicato a chi vuol far strada nel settore dell’horeca e alle imprese in cerca di nuovi candidati. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino.

Il Talent Day organizzato da Fipe

BOLOGNA – Avvicinare i giovani al mondo dei pubblici esercizi, puntando sulla rivalutazione delle figure professionali del settore e sulla conseguente formazione. Su questo si basa Talent Day, giornata organizzata dalla Federazione italiana dei pubblici esercizi di Confcommercio, che ha un circuito nazionale.

Triestespresso

Il settore del turismo e della ristorazione sono costantemente alla ricerca di persona, e la Fipe ha trovato il modo di favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Dopo il convegno ‘Il lavoro dei pubblici esercizi’, che illustra la situazione attuale e gli scenari futuri ipotizzati per il settore, c’è uno spazio dedicato al Job Speed, un intero pomeriggio, dalle 14 alle 18 all’Hotel Savoia Regency, dedicato all’incontro tra le imprese dei pubblici esercizi e chi ha il desiderio o l’ambizione di diventare un loro prezioso collaboratore.

“Se i giovani non avessero voglia di lavorare, allora la colpa sarebbe degli anziani – spiega Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe – che non offrono opportunità e non riescono a trasferire quali sono i valori, anche umani, e le competenze . Ci sono un milione e duecento posti scoperti e 560 mila sono i bisogni dichiarati dal terzo settore”.

Dati importanti e preoccupanti, che allarmano Confcommercio Ascom. “Abbiamo avviato già da tempo una ricerca e un matching tra domanda e offerta – dice Enrico Postacchini, presidente Ascom-. C’è grande necessità di personale qualificato, e il contratto nazionale di Fipe è un contratto di tutto rispetto. Si tratta di lavoro vero, perciò le nuove generazioni non devono coglierlo come aspetto stagionale: non bisogna perdere la speranza di entrare come apprendisti, collaboratori, e poi lanciare un’attività in proprio”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

CIMBALI M2
  • Fiorenzato
  • Gaggia brillante

Ultime Notizie

Carte Dozio
  • Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè