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ICO – Export mondiale in calo anche a gennaio (-8,38%)

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MILANO – Rimane negativo il trend dell’export mondiale. Secondo i dati diffusi venerdì dall’Ico, le esportazioni di caffè in tutte le forme sono state a gennaio di 8.654.709, ossia l’8,38% in meno rispetto ai 9.445.970 sacchi registrati nello stesso mese del 2013.

Cresce il solo export di colombiani dolci (+23,38%), che ammonta a 1.045.898 superando nuovamente la soglia del milione di sacchi.

Diminuisce del 10,33% il volume degli imbarchi di altri dolci, che scende a 1.846.990. I brasiliani naturali segnano un arretramento del 4,69% fermandosi a 2.663.410 sacchi.

La flessione più consistente viene accusata dai robusta, il cui export si riduce di oltre 645.000 sacchi (-17,24%) risultando di poco inferiore ai 3,1 milioni di sacchi.

Guardando ai principali paesi esportatori si osservano andamenti fortemente differenziati. In crescita l’export brasiliano, vicino ai 2,7 milioni di sacchi (+5,78%). In forte calo invece gli imbarchi dal Vietnam (-692.432 sacchi), che scendono a 1.725.000 sacchi (-28,64%).

Le esportazioni colombiane crescono di 224.688 sacchi (+30,23%), per un volume di 967.898 sacchi. Brusca frenata per l’Indonesia, che ha venduto a gennaio appena 360.000 sacchi (-43,86%).
In netta ripresa infine l’India, che risale a 462.362 sacchi (+29,4%).

Nei primi 4 mesi del 2013/14 (ottobre-gennaio), l’export mondiale in tutte le forme è stato di 33.844.980 sacchi, ossia 3.228.546 sacchi in meno (-8,71%) rispetto ai 37.073.526 sacchi dell’equivalente periodo del 2012/13.

Solo i colombiani dolci (+29,43%) registrano una variazione positiva. Negativo invece l’andamento di brasiliani naturali (-6,22%), altri dolci (-12,97%) e robusta (-17,83%).

Il Brasile ha esportato 11.544.881 sacchi, in lieve progresso (+2,63%) rispetto alla precedente annata caffearia.

L’export del Vietnam segna un calo vicino ai 2,3 milioni di sacchi (-30%) e scende a 5.325.000 sacchi.

Le esportazioni della Colombia tornano a essere in linea con le medie storiche recenti. In quattro mesi, il primo produttore mondiale di arabica lavati ha esportato poco più di 3,9 milioni di sacchi, pari a un incremento di oltre un milione di sacchi (+26,98%) sul corrispettivo periodo del 2012/13.

Si ridimensiona fortemente il contributo dell’Indonesia (-27,8%), che si assesta poco al di sopra dei 3 milioni di sacchi.

Le esportazioni dell’India crescono del 29,24% confermando il loro trend positivo, mentre quelle dell’Honduras e del Guatemala segnano un calo rispettivamente del 25,42% e del 23,57%.

Negli ultimi 12 mesi disponibili (febbraio 2013-gennaio 2014), le esportazioni mondiali sono diminuite di 3.616.659 sacchi rispetto ai 12 mesi precedenti (-3,22%) scendendo a 108.503.142 sacchi.

Positivo l’andamento dei brasiliani naturali (+1,14%) e dei colombiani dolci (+29,43%). In calo invece, l’export di altri dolci (-8,67%) e robusta (-9,39%).

Tornando alle singole origini, le esportazioni brasiliane crescono del 9,78% superando i 31,5 milioni di sacchi, mentre quelle del Vietnam segnano una forte battuta d’arresto rispetto ai dati record dell’anno scorso scendendo a 17,7 milioni di sacchi (-24%), con un calo di oltre 5,6 milioni.

Colombia in netto recupero anche sui 12 mesi (+34,22%), mentre il dato dell’Indonesia registra una lieve flessione, inferiore all’1%.

Cliccare sulla tabella per aprirla ingrandita in un’altra finestra.

Ico statistiche gennaio

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