giovedì 11 Aprile 2024
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Icam: nel 2022 fatturato a 207,4 mln, +10% rispetto al 2021

Il presidente dell'azienda, Angelo Agostini: “Nonostante un 2022 caratterizzato da fattori macroeconomici esterni che hanno generato instabilità sui mercati mondiali, inciso sul normale svolgimento delle attività e sui risultati economici della società, Icam è riuscita a mantenere un trend in crescita grazie all’adozione di misure di revisione dei listini di vendita per far fronte allo sfavorevole scenario congiunturale e ad un piano di contenimento dei costi di struttura"

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L’azienda leader nella commercializzazione di cacao ha concluso il 2022 con un fatturato pari a 207,4 milioni di euro in incremento rispetto alle vendite degli esercizi precedenti. Il valore aggiunto ammonta a 91,4 milioni di euro. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale UtiliItalia.

Il bilancio 2022 di Icam Cioccolato

MORBEGNO (Sondrio) – Icam Cioccolato, azienda leader nella produzione e commercializzazione di cioccolato e semilavorati del cacao, ha chiuso il 2022 con un fatturato pari a 207,4 milioni di euro in incremento rispetto alle vendite degli esercizi precedenti: in particolare, +10% confrontato rispetto al 2021 e +18,3% rispetto al 2020.

Il valore aggiunto ammonta a 91,4 milioni di euro, in crescita a livello assoluto rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (+11%) e al 2020 (+17,2%), mentre i consumi si attestano al 55,4%, in linea rispetto al 2021 (55,9%). Il valore aggiunto è quindi pari al 44,6% rispetto ai ricavi netti (44,1% nel 2021 e il 45,3% del 2020). Lo rende noto Icam in un comunicato.

Nel 2022, la società ha registrato un aumento del fatturato sia sul mercato domestico (+9,1%) sia su quello estero (+8,1), anche se l’analisi dei ricavi conferma la prevalenza sulla piazza estera (60%) – particolarmente affezionato al cacao biologico e fair trade che Icam esporta oggi in 73 Paesi – rispetto al mercato nazionale (40%).

Nello specifico, le vendite hanno interessato le tre principali aree di business dell’azienda che vede i prodotti a marchio dell’azienda (Vanini, Agostoni e Icam Professional) primeggiare con il 47% della quota di fatturato generata, merito anche delle attività di marketing e comunicazione a supporto dello sviluppo del Brand, in particolare a sostegno dele tavolette e praline a marchio Vanini e della linea professionale Agostoni.

Seguono, in ordine di rilevanza, le private label presenti nella gran parte delle insegne della grande distribuzione italiana ed estera con il 37% e, infine, i prodotti semilavorati forniti all’industria dolciaria (16%), che si affida a Icam per completare e rendere qualitativamente eccellenti le proprie produzioni.

Nello specifico, il mercato della grande distribuzione nel primo semestre 2022 ha mantenuto i prezzi stabili verso i consumatori finali per limitare il rischio di ulteriore inflazione. Al contrario, il secondo semestre 2022 è stato contraddistinto in maniera più marcata da incrementi generalizzati con un deciso taglio della pressione promozionale.

“Nonostante un 2022 caratterizzato da fattori macroeconomici esterni che hanno generato instabilità sui mercati mondiali, inciso sul normale svolgimento delle attività e sui risultati economici della società, Icam – commenta il presidente di Icam, Angelo Agostini – è riuscita a mantenere un trend in crescita grazie all’adozione di misure di revisione dei listini di vendita per far fronte allo sfavorevole scenario congiunturale e ad un piano di contenimento dei costi di struttura”.

Angelo Agostini continua: “Il tutto ci ha consentito di perseguire un piano di sviluppo e di crescita sia nella gestione di business sia nelle strategie di investimento, sempre nel pieno rispetto dei quattro principi cardine che guidano da oltre 75 anni il nostro agire e che sono al centro della nostra Corporate Identity: filiera, persone, ambiente e innovazione”.

L’azienda presta, infatti, la massima attenzione a tutti i player (produttori di zucchero, latte, vaniglia, frutta secca e altri ingredienti che contribuiscono alla realizzazione di ogni ricetta): questi ultimi possono, infatti, entrare a far parte della filiera Icam solo dopo aver condiviso e firmato il codice etico dell’azienda, che nel 2021 ha raccolto il 100% dei fornitori di materie prime.

Lo stesso codice è stato firmato anche dal 96% dei fornitori da cui ICAM acquista il cacao. Proprio con l’obiettivo di realizzare uno strumento di rendicontazione e comunicazione verso i propri stakeholder, dal 2019, Icam ha scelto di dotarsi di un proprio Bilancio di Sostenibilità, in grado di integrare la tradizionale informativa societaria e di rappresentare in modo trasparente il proprio operato e gli impegni assunti in tema di Corporate Social Responsibility.

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