mercoledì 10 Aprile 2024
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I Lavazza diversificano nella d.a.: la holding di famiglia compra a 75 mil il 17,7% Ivs, il titolo vola

Con un'operazione da oltre 75 milioni la Famiglia Lavazza è entrata nel colosso della distribuzione automatica in Italia e il secondo in Europa. Attraverso la finanziaria controllata Torino 1895 Investments ha acquisito le quote dei fondi d'investimento Amber. E la Borsa di Milano benedice martedì 2 gennaio l'operazione con un balzo a doppia cifra: + 11,49%

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MILANO – L’ultima notizia del 2019 diventa la prima del 2020. Sì perché il 30 dicembre la famiglia Lavazza è entrata nel capitale della Ivs Group S.A., che è il numero uno in Italia – la sede principale è a Seriate in provincia di Bergamo -, per la distribuzione automatica. Lo ha comunicato alle 18.45, a Borse chiuse, la stessa Ivs. Lo ha fatto attraverso una «Notifica variazione di partecipazioni rilevanti». E di cui vedete sopra il documento originale. L’operazione finanziaria riguarda anche un settore in continua espansione e tre milioni di consumatori; che hanno fatto registrare oltre 850 milioni di erogazioni Ivs nel 2018. Naturalmente non soltanto di caffè espresso e bevande calde.

La Borsa regisce con un balzo a doppia cifra: +11%

La Borsa ha subito benedetto, nella prima giornata di quotazioni del 2020, l’operazione della Famiglia Lavazza. Ed ha così dato lo sprint giovedì 2 gennaio al titolo Ivs che, poco prima delle 16, era salito dell’11,49% a 9,7 euro, per chiudere definitivamente in lievissimo ribasso a 9,68 (+11%) rispetto al valore del 30 dicembre. Inoltre i volumi scambiati a Piazza Affari sono stati oltre il quadruplo della media dell’ultimo mese calcolata sull’intera seduta.

Così alla vigilia di San Silvestro, Ivs Group ha informato di avere ricevuto la comunicazione che FinLav S.p.A., attraverso la sua controllata al 100% Torino 1895 Investimenti S.p.A., ha acquistato 6.900.000 azioni di Ivs Group corrispondenti complessivamente al 17,71% del capitale di Ivs Group S.A. Queste informazioni sono state notificate anche alla competente autorità di mercato lussemburghese.

A vendere sono stati i fondi Amber Capital Uk llp e Amber Capital Italia sgr. Che hanno entrambe ceduto le rispettive partecipazioni, scendendo sotto la soglia rilevante del 5% del capitale in precedenza comunicate. La sola Amber Capital sgr ha mantenuto in portafoglio 116.545 azioni, pari allo 0,299% del capitale della Ivs.

I Lavazza-Ivs: un’operazione da oltre 75 milioni

Un’operazione confermata ufficialmente dalla stessa Torino 1895 Investimenti spa, che ha precisato attraverso Il Sole 24 Ore «di avere acquisito una partecipazione pari al 18% circa del capitale sociale di Ivs group, primo gestore italiano e secondo in Europa nel settore della distribuzione automatica nel food&beverage. Si tratta – spiega la società torinese – di un investimento di natura finanziaria, in linea con la mission di Torino 1895 Investimenti spa».

La società, sempre secondo Il Sole 24 Ore che ha sentito fonti vicine all’operazione, avrebbe investito oltre 75 milioni in questa operazione, con un premio significativo per le azioni, valorizzate circa 11 euro, oltre il 26% in più rispetto al prezzo di 8,70 euro con cui hanno chiuso in Borsa. Fonti vicine ai fondi riferiscono «grande soddisfazione» per l’operazione conclusa con successo.

Un ingiustificato deprezzamento in Borsa

Tuttavia l’esborso della famiglia Lavazza andrebbe contro con il progressivo calo della quotazione di Borsa dell’ultimo semestre di Ivs. Per altro deprezzamento non giustificabile sulla base dei buoni dati trimestrali che abbiamo pubblicato di recente.

Ivs, nei primi 9 del 2019 mesi utili per 342,5 milioni

Dai dati di bilancio dell’ultima trimestrale Ivs risulta che, nei primi nove mesi del 2019, il gruppo lussemburghese ha registrati ricavi per 342,5 milioni di euro, per un Ebitda di 79 milioni di euro. L’Ebitda, acronimo in inglese sta per Earnings before interest, taxes, depreciation and amortization, ovvero utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti. E risulta sempre indicato per comparare i risultati di diverse aziende che operano in uno stesso settore attraverso i multipli.

Gli specialisti indicano che il valore di 11 euro per azione pagato dai Lavazza è corretto

Eppure quei 75 milioni sono giustificati. Si perché, soltanto un mese fa, gli specialisti di Equita davano un target di 10,50 euro a Ivs. Contemporaneamente Kepler indicava 11,90. Quindi valori vicini dalla transazione a 11 euro circa citata da Il Sole 24 Ore. Quello che non si capisce è la quotazione di Borsa di Ivs soltanto a 8,76 euro. E questo nonostante un solido dividendo. E la Borsa ha dato subito ragione agli esperti con un balzo dell’11,49% già giovedì 2 gennaio alla prima seduta del 2020.

Un contratto di 10 anni con la metropolitana di Parigi e un’ininterrotta campagna di acquisizioni

Da precedenti comunicazioni si sa che il gruppo Ivs ha recentemente vinto un contratto di 10 anni rinnovabile rinnovabile per la gestione della rete di distributori automatici nelle stazioni della metropolitana di Parigi, attraverso la collegata Ivs France. Inoltre il gruppo lussemburghese è stato protagonista negli anni più vicini di una ininterrotta campagna di acquisizioni di società grandi e piccole in Italia e all’estero. In questo modo ha consolidato un mercato italiano del vending che da sempre è molto frantumato.

E nel settore della distribuzione automatica Ivs detiene in Italia una quota del 14%. Questo la pone al primo posto, contro il 9% del 2015. Inoltre si colloca alla seconda piazza tra gli operatori a livello europeo.

Attività in Italia, Francia, Spagna e Svizzera con 185.000 distributori automatici

L’attività della Ivs si svolge principalmente in Italia (82% del fatturato); ma anche in Francia, Spagna e Svizzera. Sono circa 185.000 distributori automatici e semiautomatici. Una rete di 80 filiali e poco più di 2.600 collaboratori. Secondo i dati più aggiornati Ivs Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con circa 850 milioni di erogazioni nel 2018.

Un precedente accordo Lavazza-Ivs nel 2017 in Francia

Ricordiamo che il 2 agosto del 2017 c’era già stata una firma tra Ivs Group S.A. e Luigi Lavazza S.p.A. . Questo per la cessione della partecipazione pari al 36,86% detenuta (direttamente e attraverso la controllata IVS France) nella società francese Espresso Service Proximité S.A.

Un’impresa attiva nel campo della rivendita in Francia di caffè porzionato e altri prodotti alimentari; ma non nella distribuzione automatica. Proprio quel settore che rappresenta il core-business di Ivs Group.

L’accordo di esclusiva di Ivs con Nespresso nell’Ocs

E nel core businness di Ivs rientra, dal 2 ottobre 2016, anche un accordo di esclusiva con Nespresso per il settore Ocs. Cioè l’Office coffee service: il caffè negli uffici con macchine dedicate. Un’operazione nata per la distribuzione delle capsule Nespresso Professional. Ma proprio in questo ramo gli scenari potrebbero ancora cambiare, e molto rapidamente, per l’ingresso della famiglia Lavazza in Ivs con una quota che sfiora il 20% del capitale del colosso lussemburghese della distribuzione automatica.

 

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