giovedì 20 Novembre 2025

HostMilano 2025: La Cina protagonista con la vending machine regolata dall’intelligenza artificiale e il caffè specialty liofilizzato

La Tailandia ha proposto l’innovativa vending machine self-service robotizzata sotto il marchio Tao Bin. Grande enfasi è stata data alla scelta degli ingredienti premium per la creazione delle bevande. Per quanto riguarda il caffè specialty, vengono usati principalmente le miscele Geisha Colombia El Diviso, Mandarin Colombia e Brazil Lao Blend

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MILANO – HostMilano si è confermata anche per l’edizione 2025 come la piattaforma internazionale di riferimento per l’intera filiera dell’ospitalità con 2.050 espositori provenienti da 52 Paesi e oltre 700 hosted buyer altamente profilati da tutto il mondo hanno partecipato all’evento.

Tra le nazionalità presenti impossibile non notare la Cina con una presenza di 77 aziende, di cui 34 nel settore del caffè, tè e vending machine.

Da tempo la Cina, che fornisce componenti non soltanto elettronici a tutto il mondo, è diventata sinonimo di tecnologia e innovazione. Non sorprende che un’azienda cinese sia stata la prima al mondo a proporre l’originale caffè robotico Cofe+.

Il Cofe+ Robot Café di Shanghai Hi-Dolphin Robot Technology Company opera 24 ore su 24, può preparare un caffè in 50 secondi ma anche categorie di bevande differenti con 70 gusti.

C’è di più: può produrre stabilmente oltre 1.000 tazze di caffè al giorno e un singolo operatore può gestire fino a 10 macchine senza problemi e con poco sforzo. Le possibilità sembrano davvero infinite: il caffè per ogni estrazione è macinato al momento ed è presente l’opzione della stampa in 3D per immagini e testi sulla crema del cappuccino.

L’intelligenza artificiale a HostMilano

Il costo oscilla tra i 40.000 e i 50.000 dollari a seconda delle diverse soluzioni. È progettato per ogni tipo di scenario: dai parchi, alle stazioni della metro fino ad arrivare alle attrazioni turistiche.

In molti Paesi, come la Nuova Zelanda (ne abbiamo parlato qui), il bar robotico Cofe+ di ultima generazione è già una realtà.

Anche i costi d’uso sono azzerati: basti pensare che, in media, basta soltanto una persona per gestire fino 10 coffee shop automatizzati con soli 30 minuti di manutenzione giornaliera, secondo il costruttore.

Inoltre, il sistema di gestione COFE+ ha un software evoluto che consente l’accesso remoto per manutenzione o altro. Infatti integrandosi con un sistema IoT, si può ottenere l’accesso online completo a statistiche complete in tempo reale su flusso di cassa, ricavi e inventario dei materiali.

E per rimanere in tema intelligenza artificiale, a pochi passi dallo stand Cofe+, la Tailandia ha proposto l’innovativa vending machine self-service robotizzata sotto il marchio Tao Bin.

Sempre nella zona degli espositori asiatici grande enfasi è stata data alla scelta degli ingredienti premium per la creazione delle bevande. Per quanto riguarda i caffè specialty, vengono usati principalmente le miscele Geisha Colombia El Diviso, Mandarin Colombia e Brazil Lao Blend.

Iced Cappuccino preparato dal robot barista Tao Bin

Anche il tè gioca un ruolo decisivo con il matcha Uji, Nishio e Shizuoka. Con oltre 70 bevande disponibili, tra smoothie, protein shake, tè e caffè, sempre Tao Bin offre una grande esperienza di personalizzazione: il cliente può scegliere temperatura, dolcezza, origine dei chicchi di caffè, latte, dolcificare con stevia o miele per creare la propria bevanda preferita.

Oggi Tao Bin è già presente in Tailandia, Hong Kong e Singapore.

Ma la Cina e l’Asia non sono soltanto sinonimo di robotica e intelligenza artificiale. Cafeva, fornitore leader di soluzioni di pulizia ecocompatibili specificamente progettate per le macchine da caffè con oltre 20 anni di esperienza, ne è la prova.

L’azienda con sede a Guangzhou in Cina offre prodotti eco-friendly come le innovative Grinder Cleaning Tablets composte al 90% da mais e completamente biodegradbili, vincitrici del premio 2025 SMART Label destinato ai prodotti più innovativi in mostra a HostMilano2025.

Ma c’era anche Moins Coffee che si occupa dell’industrializzazione di caffè specialty liofilizzato. Semplicemente sciogliendo la confezione in acqua è possibile gustare il proprio caffè premium senza aggiunta di zucchero.

L’azienda gestiste l’intera filiera produttiva a partire dalla coltivazione e fino ad arrivare alla consegna al consumatore finale.

Il brand produce annualmente all’incirca 10.000 tonnellate di chicchi di caffè tostati e 200 milioni di porzioni di caffè liofilizzato con cinque fabbriche attive in Cina con la sede principale a Qingdao.

La qualità rimane una costante in tutto il portfolio di prodotto di Moins Coffee: tutte le ricette, come afferma la stessa azienda, sono controllate meticolosamente da team composto da Q-grader.

La vending machine Tao Bin

La Cina da sempre è stata il simbolo della millenaria cultura del tè. Tuttavia la coltivazione del caffè è diventata con il tempo una realtà sempre più presente.

La regione dello Yunnan produce oltre il 95% del caffè di tutta la Cina grazie alla geografia del territorio: altipiani di 2000 metri, terreno fertile e un clima subtropicale.

Il caffè in Cina è sempre più popolare anche grazie alle nuove generazioni. La domanda di chicchi di alta qualità aumenta di anno in anno del 15%. Ed è proprio da questa necessità che nasce YD Selects, trader di caffè verde situato nel Regno Unito.

In particolare, YD Selects si occupa di specialty coffee. Nelle regioni dello Yunnan, secondo l’azienda, la quota di caffè specialty è salita da poco meno del 10% nel 2020 a oltre il 30% nel 2024. L’obiettivo principale è ovviamente quello di collegare Cina e Europa.

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