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FIRENZE – Documenti storici attestano che già nell’Ottocento a Gallina, in Val d’Orcia, gli antenati dei fratelli Rosati gestivano una locanda lungo la via Cassia, punto di ristoro per viaggiatori e commercianti. Una tradizione di accoglienza e gastronomia che si è tramandata di generazione in generazione, evolvendosi fino a dar vita a quello che oggi è uno dei marchi più conosciuti di Firenze.
Gruppo Rimani in partnership con Fratelli Bonacchi
Le radici del gruppo Rimani affondano in Toscana ben oltre il 2006, anno di apertura dello storico punto vendita di viale Europa. Fondato da Marco Ginestroni e dai fratelli Roberto e Francesco Rosati, Rimani confida oggi nello slancio delle nuove generazioni: Riccardo, figlio di Marco; Marta, figlia di Francesco; Niccolò, figlio di Roberto.
Un’eccellenza nel panorama gastronomico fiorentino che Rimani esprime attraverso la cura maniacale nella scelta delle materie prime, l’attenzione ai dettagli e uno staff altamente specializzato per la caffetteria, la pasticceria artigianale, il servizio di pranzi e aperitivi, anche nei due centri di Ferrucci e Gavinana.
Dopo aver vinto lo scorso febbraio il premio per la schiacciata fiorentina più buona (secondo la giuria dei tecnici) al Food Challenge – il progetto che mira a valorizzare e tutelare i piatti simbolo della cucina fiorentina – a marzo Rimani ha vinto anche il concorso per le migliori frittelle di riso a Greve in Chianti.

Per garantire un servizio di eccellenza anche nella caffetteria Rimani ha stretto da qualche tempo un sodalizio con Fratelli Bonacchi, il caffè di terroir che trae ispirazione da alcuni concetti chiave: approccio agricolo ecologico e socialmente responsabile, conoscenza profonda di piantagioni e farmer, organizzazione di tutte le filiere “dal seme alla tazza”.
La mission di Bonacchi è migliorare in modo costante la consapevolezza di baristi, ristoratori e consumatori attraverso proposte di caffè “buoni, puliti e giusti” per imparare a riconoscere le differenze sensoriali legate all’origine e al metodo di lavorazione, scoprire le tecniche di estrazione, conoscere la filiera tra sostenibilità, tracciabilità e micro produzioni consapevoli.
Tra i caffè di terroir 100% Arabica che gli ospiti possono degustare nella versione espresso molti sono garantiti dalla Slow Food Coffee Coalition come il caffè biologico Finca La Victoria (Messico, Sierra Norte de Puebla, 100% Arabica Oro Azteca, processo lavato).