lunedì 14 Luglio 2025

Giuseppe Lavazza: “Puntiamo su Sinner, re di Wimbledon e numero 1 ATP, da quando aveva 17 anni ed era 140° del ranking Atp”

Giuseppe Lavazza, presidente dell’azienda sempre più legata al tennis (è presente a Wimbledon, Roland Garros, Us Open, Atp Finals, Shanghai e Madrid), racconta nella lounge vicina al Campo 1, a Wimbledon, com’è nato il connubio con il numero uno del mondo al Sole 24 Ore

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Giuseppe Lavazza, presidente del gruppo, ha raccontato a Wimbledon come è nata la sponsorizzazione del campione Jannik Sinner che ha vinto il torneo di quest’anno ed è il numero 1 nella classifica ATP, e il legame indissolubile che lega il colosso del caffè al tennis. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Eliana Di Caro per il quotidiano Il Sole 24 Ore.

La partnership tra Lavazza e Jannik Sinner

MILANO – “Volevamo sponsorizzare un giocatore italiano, giovane, ci interessava dare questo segnale di attenzione e un nostro collaboratore molto esperto ci ha detto “dovete puntare su Jannik. Gli altri possono diventare bravi però, secondo me, lui è fenomenale”. Sinner aveva 17 anni ed era 140° del ranking Atp”.

Giuseppe Lavazza, presidente dell’azienda sempre più legata al tennis (è presente a Wimbledon, Roland Garros, Us Open, Atp Finals, Shanghai e Madrid), racconta nella lounge vicina al Campo 1, a Wimbledon, com’è nato il connubio con il numero uno del mondo al Sole 24 Ore.

Lei lo conosce da vicino, che idea se n’è fatto?

Giuseppe Lavazza rivela a Il Sole 24 Ore: “E’ un professionista serissimo, concentratissimo, la sua dedizione è totale: dal punto di vista sportivo è un modello assoluto. Rimane una persona semplice, quando lo vedo mi sembra di parlare con un uno dei miei figli (tre, una di 25 anni, uno di 24, uno di 22, ndr).

Pur essendo un grandissimo campione resta semplice e questo lo rende ancora più particolare, come uomo e come professionista. Naturalmente è una persona decisa, sa cosa vuole, assume dei rischi, ha una capacità unica di controllarsi sul campo, un body language molto misurato, è difficile capire cosa gli passa per la testa”.

Quali sono i valori in comune tra Sinner e Lavazza? Come è stato vederne la crescita, in questi anni?

Risponde Giuseppe Lavazza a Il Sole 24 Ore: “La determinazione nell’arrivare all’obiettivo, lo spirito di sacrificio, il fare leva sulle proprie capacità, inclusa la capacità di soffrire”.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui

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