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martedì 03 Dicembre 2024
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Giulio Trombetta, l’amministratore delegato di Costadoro: “Non si arriverà ai 2 euro per l’espresso, ma ad 1 euro e 50 sarebbe auspicabile”

Da lunedì il caffè di Torino avrà un retrogusto salatissimo. Le torrefazioni del territorio stanno inviando ai bar della città gli adeguamenti di prezzi, fino al 10-15%, scatenati dal rally delle materie prime

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MILANO – Il problema degli aumenti della tazzina che a monte derivano da quelli del verde, è ancora molto presente tra consumatori e operatori: a pronunciarsi stavolta sul tema, l’amministratore delegato Costadoro, Giulio Trombetta, intervistato da Christian Benna su torino.corriere.it.

Riportiamo le sue dichiarazioni che ovviamente fanno riferimento a due fenomeni importanti che hanno portato al contesto attuale: speculazione, cambiamento climatico, tensioni internazionali.

E rispondono in parte anche all’allarme lanciato in queste ultime settimane da un altro torrefattore italiano, illycaffè: due euro per l’espresso? A Torino – dove il costo medio attualmente è di 1,20 euro – non si arriverà a tanto e, secondo l’amministratore delegato, neppure sul piano nazionale.

Tuttavia, conclude il ceo, i prezzi si dovranno ricalcolare, adattandoli ai tempi odierni.

Trombetta, Torino, i prezzi al bar del caffè

Da lunedì il caffè di Torino avrà un retrogusto salatissimo. Le torrefazioni del territorio stanno inviando ai bar della città gli adeguamenti di prezzi, fino al 10-15%, scatenati dal rally delle materie prime: arabica e robusta, le due principali varietà, hanno superato abbondantemente i 5 mila dollari a tonnellate con aumenti del 55%, la prima, e del 100% la seconda.

«L’espresso al banco non arriverà a 2 euro come sostiene qualcuno, ma 1,50 euro a tazzina sarebbe auspicabile se non necessario, almeno in centro città. La filiera è sotto tensione», spiega Giulio Trombetta, ad di Costadoro, storica torrefazione piemontese.

«Nei nostri punti vendita abbiamo già portato da tempo i prezzi a 1,50 euro a tazzina. La qualità si paga.

E i clienti ci stanno dando ragione. Infatti nel bar davanti la Rinascente vendiamo duemila caffè al giorno», afferma l’imprenditore torinese che ora si prepara a inviare un «inevitabile» aumento dei prezzi ai bar serviti dalla sua torrefazione.

«Pensiamo di aggiustare i prezzi intorno al 6-7%. Un rialzo che non compensa l’aumento dei prezzi delle materie prime ma almeno rende sostenibile la nostra attività».

Qui l’articolo completo.

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