mercoledì 10 Aprile 2024
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Giubbe Rosse, nuovi appelli per il salvataggio dello storico caffè fiorentino

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FIRENZE – Si fa sempre più drammatica la situazione del Giubbe Rosse, dopo tre aste giudiziarie andate deserte. Non sono bastati un ribasso del 10%, le garanzie per il rinnovo del contratto di locazione dello storico locale in piazza della Repubblica a Firenze e la presenza del marchio nella curatela fallimentare. E non si danno pace i 20 dipendenti del caffè, né i sindacati che annunciano nuove iniziative.

A fare il punto, un articolo sulla Nazione a firma di Osvaldo Sabato, di cu riportiamo i passaggi più importanti.

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Non c’è più tempo da perdere, questa la parola d’ordine del sindacato Filcams-Cgil. Che in questa ottica sta spingendo sul curatore fallimentare per un incontro con il giudice per fissare un’altra asta giudiziaria, la quarta. Nel frattempo si cerca di sensibilizzare il mondo imprenditoriale fiorentino.

Impresa non facile

Dopo il deserto assoluto anche nella terza asta, sul tavolo del giudice non arrivata nessuna busta con dentro un’offerta di 1.152.000,00 euro. Con rilancio minimo di 35mila euro necessari a rilevare il marchio “Gran Caffè Ristorante Giubbe Rosse – Storico Letterario”.

Probabilmente a scoraggiare potrebbero essere i vincoli imposti sull’attività come l’obbligo di mantenere la vetrina e gli arredi inalterati, dall’insegna al bancone oltre a tutti i beni mobili e compreso il contratto di locazione dell’immobile che è in scadenza al 31 marzo 2021.

Questa è solo un’ipotesi, anche se per i dipendenti la storia e le caratteristiche dello storico caffè letterario dovrebbero rappresentare invece un appeal molto forte.

Di qui la delusione del segretario Massimiliano Bianchi, segretario generale della Filcams Cgil. ”Siamo delusi, molto delusi, mai avrei pensato che in Toscana e anche nel resto del paese stante la notorietà del marchio, non ci fosse un imprenditore, singolo o associato, interessato ad una attività imprenditoriale in pieno centro a Firenze, che avesse voglia di legare il proprio nome al rilancio di un caffè che ha attraversato la storia letteraria del novecento e che è, anche oggi, fra i più famosi non solo in Italia”.

Ogni giorno al Giubbe Rosse per noi è un funerale

E’ per evitare tutti ciò che il sindacato ha chiesto un incontro a Confocommercio, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato, Una e alla unità di crisi della Città Metropolitana di Firenze. Chiamano tutti a darsi da fare per non far chiudere il Caffè Giubbe Rosse. Intanto i dipendenti, molti sono stranieri, aspettano, continuano a lavorare indossando con orgoglio il classico gilet rosso, ma come commenta il capo Eliana Bonacchi “ogni giorno per noi qui è un funerale”.

Osvaldo Sabato

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