venerdì 12 Aprile 2024
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Gabriele Degli Esposti: «I Paesi del nordici e dell’Europa dell’est i più interessati»

L'imprenditore: “Anche se il mio mestiere non è stato legato, in passato, al mondo caffè (vengo dal settore macchine automatiche) ho fatto questa scelta, poiché la cialda, soprattutto all'estero, sta conoscendo un forte sviluppo. Penso che essa costituisca il futuro dell’espresso all'italiana, perlomeno al di fuori del bar."

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MILANO –  Il 2005 è stato un anno importante per Gabriele Degli Esposti. Dopo essere stato, a suo tempo, l’artefice, assieme ad alcuni soci, della trasformazione della Sta ConsultPack in Kisstech S.r.l. con sede a Bologna (avvenuta nel 2004), Degli Esposti è infatti divenuto, lo scorso 19 dicembre, il proprietario unico di questa società rilevandone tutte le altre quote. Com’è maturata questa scelta e quali sono le prospettive? Ne abbiamo discusso in un’intervista esclusiva per Comunicaffè.

Gabriele Degli Esposti, perché ha deciso di investire in un’azienda che produce cialdatrici?

“Anche se il mio mestiere non è stato legato, in passato, al mondo caffè (vengo dal settore macchine automatiche) ho fatto questa scelta, poiché la cialda, soprattutto all’estero, sta conoscendo un forte sviluppo. Penso che essa costituisca il futuro dell’espresso all’italiana, perlomeno al di fuori del bar.

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A questo scopo ho messo a punto un sistema brevettato, che consente di produrre delle cialde sulle quali può essere stampata la data di fabbricazione e il logo del produttore, il tutto senza utilizzare l’inchiostro per alimenti, al centro delle recenti polemiche relative al Tetrapack. Si tratta di una novità assoluta molto importante, soprattutto nell’ottica della tracciabilità di prodotto”.

Da dove è partita la produzione?

“La prima macchina è stata la Starcup – 50, che produce 50 capsule al minuto e ha un prezzo di 200 mila euro. La KS-40 produce 40 cialde in carta filtro al minuto e costa 60 mila euro. Si tratta di una macchina non molto veloce, ma con un rapporto prezzo/prestazioni decisamente superiore rispetto alla concorrenza. In produzione c’è un ulteriore modello, che ha una capacità di 80 cialde al minuto e costa 100 mila euro. Dopo la cialda tracciabile sto lavorando per brevettare un nuovo tipo di capsula prodotta con un materiale (polpa di cellulosa) ottenuto dalla canna di zucchero”.

Avete in previsione anche dei modelli per la produzione di cialde per moka, adatte al consumo domestico?

Gabriele Degli Esposti: “Sì, e per queste ultime, il brevetto sopra descritto, che stiamo mettendo a punto, sarà molto importante, poiché consentirà di ottenere delle capsule fabbricate in un materiale totalmente biodegradabile”.

Quanto conta l’export per Kisstech S.r.l.?

“Ho accordi con due aziende in Bulgaria e Cina. In Bulgaria sono anche contitolare di una società. In questi stabilimenti ho portato dei progetti da noi elaborati (e da me seguiti personalmente) per il confezionamento del caffè e le valvole dei sacchetti. Comunque, la progettazione macchine per produrre cialde e capsule avviene esclusivamente in Italia”.

Come mai questa scelta di delocalizzare?

“Fa parte delle strategie di internazionalizzazione della nostra attività. In Bulgaria trovo molto facile ottenere e sviluppare delle ricerche per i confezionamenti con gli atenei locali, cosa che non mi è stata possibile in Italia. Inoltre le maestranze si sono rivelate molto brave ad adattare i progetti e, addirittura, a modificarli con tecnologie sviluppate sul posto.

Uno degli studi portati avanti con i ricercatori dell’università di Sofia sta già dando dei risultati importanti: abbiamo messo a punto un impianto innovativo per la macinatura del caffè a bassa temperatura”.

Questo sistema arriverà anche in Italia?

“No, si tratta di un macinacaffè particolare, destinato al mercato estero e non al nostro paese”.

Gabriele Degli Esposti: dove ha maggior successo la cialda?

“Al di là degli incrementi a due cifre delle vendite, ho notato dei riscontri formidabili nelle fiere: siamo stati letteralmente sommersi di richieste per le nostre cialdatrici a basso costo. I più interessati? Per ora i Paesi del nordici e dell’Europa dell’est”.

E fuori dall’Europa?

“Da anni ho una struttura di vendita in Messico e partecipo a ogni edizione di Expo Café dove stabilisco sempre numerosi contatti con operatori di tutto il sud America”.

 

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