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MILANO – Fine settimana in discesa per i futures del caffè: a New York, il contratto per scadenza dicembre ha perso il 3,1% in due sedute chiudendo, venerdì 10 ottobre 2025, a 373,05 centesimi, minimo delle ultime 2 settimane. A Londra, il contratto per scadenza novembre è risalito, giovedì 9 ottobre, a 4.568 dollari, ai massimi da metà settembre, per ripiegare in territorio negativo (-1,9%) nell’ultima sessione della settimana terminando, sempre venerdì, a 4.480 dollari.
A spingere al ribasso i prezzi, le previsioni meteo provenienti dal Brasile, dove i modelli prevedono – di qui a metà mese – una quantità di precipitazioni “significativa” (sino ai 30 mm), che dovrebbe favorire la fioritura.
Ulteriore pressione ribassista è giunta dal rivalutarsi del dollaro, con il real brasiliano ai minimi degli ultimi 2 mesi contro il biglietto verde.
Continuano intanto ad assottigliarsi le scorte certificate dell’Ice Arabica, che sono scese, venerdì 10 ottobre, a 509.383 sacchi, minimo dell’ultimo anno e mezzo, ancorché nettamente al di sopra dei minimi storici di 3 anni fa, quando gli stock scesero nettamente sotto i 400 mila sacchi.
Secondo Marcelo Moreira, analista di Archer Consulting, l’andamento dei futures del caffè da inizio agosto a oggi è stato condizionato dal meteo dei principali paesi produttori del centro e sud America e dell’Asia
In queste ultime settimane, l’attenzione degli operatori si è concentrata sulla fioritura in Brasile e sulla fine della stagione dei tifoni in Indocina, con ben due maxi tifoni (Ragasa e Bualoi) a fine settembre, che hanno infierito anche sul Vietnam.
La coda dei cicloni è arrivata sino agli Altipiani centrali portando piogge torrenziali, che potrebbero avere danneggiato le colture a poche settimane dall’inizio delle operazioni di raccolta.
A detta di Moreira, l’entità dei danni è ancora in via di accertamento, ma a giudicare dalla reazione del mercato londinese potrebbe essere significativa.
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Secondo i dati diffusi giovedì scorso da Cecafé, le esportazioni di caffè in tutte le forme del Brasile hanno subito, a settembre, una flessione del 18,4%, fermandosi a 3.750.213 sacchi.
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