domenica 24 Marzo 2024
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Così Frigomeccanica inventa il bar del futuro, tra ibridizzazione e nuovi trend

L'impresa del Teramano ha iniziato una quarantina di anni fa a sviluppare prodotti per la refrigerazione nei bar; si è poi ampliata fino a produrre tutto in casa, dalle tecnologie agli arredi.

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MILANO — Anticipare le tendenze per evitare di trovarsi a rincorrerle non è un impegno semplice per le aziende che producono tecnologie e soluzioni per l’arredo professionale di bar, pasticcerie e gelaterie.

È uno sforzo che richiede molta organizzazione, ma che può tradursi in un vantaggio strategico nei confronti dei concorrenti.

Al gestore del locale, che sia un bar, gelateria, pasticceria o una formula ibrida, dà invece la possibilità di conoscere le valutazioni del produttore. Spesso frutto di attente ricerche, e di avere un’idea anticipata dell’evoluzione del gusto del pubblico.

Non tutte le aziende del settore, però, sono in grado di strutturarsi per cogliere in anticipo il modificarsi sempre più rapido del mercato.

Frigomeccanica. Tutto è prodotto in casa

Una tra le più attive, in questa direzione, è Frigomeccanica. Questa impresa del Teramano ha iniziato una quarantina di anni fa a sviluppare prodotti per la refrigerazione nei bar; si è poi ampliata fino a produrre tutto in casa, dalle tecnologie agli arredi.

«Anche perché – osserva Enzo Di Serafino, direttore commerciale e marketing dell’azienda – operiamo in un’area dove c’è poco indotto nel nostro settore. Quindi, la nostra filosofia è sempre stata quella di produrre tutto internamente».

Dalle analisi svolte dal digital strategist Andrea Pilotti, attualmente il comparto dell’arredo bar professionale e delle vetrine gelato made in Italy è trainante sui mercati extraeuropei come Stati Uniti ed Emirati Arabi.

Uno stabilimento di 40.000 mq

Oggi Frigomeccanica ha uno stabilimento di circa 40.000 mq. Proprio qui effettua tutte le produzioni delle linee di arredo “di serie”. Ha inoltre aperto un settore, chiamato Officine 900, dove realizza anche soluzioni personalizzate e su misura.

«Grazie alla nostra organizzazione – spiega Di Serafino – abbiamo saputo anticipare il cambiamento di tendenza degli ultimi tempi; cioè il passaggio da uno stile minimalista, “total white”, essenziale, che ha dominato negli ultimi anni, a uno più caldo, vissuto.

Con ampio utilizzo di legni e metalli di aspetto invecchiato, che definiamo come “industrial” e che si può avvicinare anche al cosiddetto shabby chic».

Insomma, un’azienda sempre sintonizzata sulle novità del mercato.

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