giovedì 18 Aprile 2024
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Fipe-Confcommercio premia le donne nei locali, per l’8 marzo

Picca Bianchi: “Negli ultimi due anni il lavoro delle donne all’interno del mondo della ristorazione è stato messo in forte discussione. Non certo da noi imprenditori, quanto da un sistema generalizzato che ha costretto molte di loro a lasciare il loro impiego per stare accanto ai figli in Dad a causa della pandemia. Anche questa è una discriminazione da combattere."

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ROMA – Negli ultimi 12 mesi il gruppo imprenditrici di Fipe-Confcommercio ha lavorato per creare una rete all’interno del settore della ristorazione e dell’ospitalità con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle donne all’interno del mondo dei pubblici esercizi.

Progetti concreti, nati sui territori, con l’ambizione di migliorare le condizioni di sicurezza delle ragazze che lavorano nei locali, attraverso percorsi di educazione e consapevolezza. Ma anche progetti legati all’autoimprenditorialità e all’inclusione di giovani donne nella ristorazione e bar tendering.

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La valorizzazione delle donne di Fipe-Confcommercio

Ed è proprio per valorizzare l’impegno profuso con sensibilità nel realizzare azioni concrete e buone pratiche che favoriscano e rafforzino il ruolo delle donne nei pubblici esercizi, che il gruppo donne imprenditrici di Fipe, guidato dalla presidente Valentina Picca Bianchi, ha deciso di assegnare, in occasione della festa della donna, alcuni riconoscimenti speciali.

“Negli ultimi due anni il lavoro delle donne all’interno del mondo della ristorazione è stato messo in forte discussione – sottolinea la presidente Picca Bianchi -. Non certo da noi imprenditori, quanto da un sistema generalizzato che ha costretto molte di loro a lasciare il loro impiego per stare accanto ai figli in Dad a causa della pandemia. Anche questa è una discriminazione da combattere.”

La presidente continua: “Perché se è vero, che circa il 52% dei lavoratori nella ristorazione è donna, è anche vero che, il numero di lavoratrici che hanno perduto l’impiego durante questa crisi è molto superiore a quello dei colleghi uomini. Ma non è tutto. I pubblici esercizi hanno la possibilità concreta di diventare veri e propri presidi di sicurezza sul territorio, nei quali le donne devono poter trovare rifugio, ascolto e comprensione, in caso siano vittime di qualsiasi forma di violenza di genere.”

Picca Bianchi conclude: “È una sfida che dobbiamo combattere insieme e lo stiamo facendo con il supporto della Polizia di Stato, degli enti e delle imprese. La strada è lunga, ma è quella giusta ed è già evidente il risultato fin qui raggiunto”.

I riconoscimenti speciali saranno consegnati a:

Francesco Messina, prefetto Direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato, per aver creduto nel progetto “Sicurezza Vera” e aver dimostrato una sensibilità profonda nel contrastare il fenomeno della violenza di genere, nella consapevolezza che le vere sfide sono quelle della prevenzione e dell’abbattimento degli stereotipi di genere.

Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, per l’immenso lavoro a favore della parità di genere, e per le misure strutturali pensate, per la prima volta, non solo per sostenere le donne in quanto persone, ma anche nel loro ruolo di imprenditrici.

Viviana Varese chef stellato del ristorante VIVA a Milano per il suo impegno a favore dell’inclusione sociale. Con il progetto “Io sono Viva, dolci e gelati”, ha scelto di far gestire la gelateria artigianale da una squadra di sole donne che hanno subito violenza fisica, psicologica, sessuale, economica o sono vittime di stalking con l’obiettivo di ridare dignità e indipendenza economica attraverso il lavoro.

Il premio Donna è un riconoscimento simbolico per quelle imprenditrici del gruppo che si sono distinte per l’ideazione di progetti e iniziative sulla riconversione aziendale e la sostenibilità o per aver dimostrato una particolare resilienza e antifragilità in contesti e momenti particolarmente delicati.

  1. Eleonora Grimaldi, Bar Italia, Montichiari
  2. Barbara Zagami, Bauhaus paratissima, Torino
  3. Daniela Mazza, Caffè dell’orto, Rimini
  4. Romina Muzi, Da Lincosta, L’Aquila
  5. Gabriella Cucchiara, La Promenade, Agrigento
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