giovedì 18 Dicembre 2025

Eudr, Ok dell’Europarlamento al rinvio e alla modifica degli obblighi, la relatrice Christine Schneider: “L’essenza del regolamento resta intatta”

Due diligence solo a carico degli operatori che immettono per primi il prodotto sul mercato: soltanto il primo operatore a valle dovrà conservare il numero di riferimento della dichiarazione iniziale, senza obbligo di trasmissione lungo la catena. La Commissione europea è stata incaricata da entrambi i colegislatori (Consiglio e Parlamento) di effettuare una revisione della semplificazione e di presentare una relazione entro il 30 aprile 2026. L’applicazione dell’Eudr viene posticipata: dal 30 dicembre 2026 per grandi e medie imprese, dal 30 giugno 2027 per micro e piccole. Il testo dovrà essere adottato formalmente dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE entro la fine del 2025, affinché le modifiche entrino in vigore

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MILANO – Con 405 voti a favore, 242 contrari e 8 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato ieri, mercoledì 17 dicembre, le modifiche al regolamento UE sulla deforestazione (Eudr), già concordate informalmente con gli Stati membri il 4 dicembre 2025. Via libera dunque all’ulteriore rinvio di un anno dell’applicazione della legge europea per combattere la deforestazione e agli altri cambiamenti, volti a semplificare e snellire gli adempimenti a carico degli operatori.

Il testo dovrà essere adottato formalmente dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE entro la fine del 2025, affinché le modifiche entrino in vigore.

Il regolamento UE sulla deforestazione, adottato dal Parlamento nell’aprile 2023, mira a combattere il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità prevenendo la deforestazione legata al consumo nell’UE di cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma e prodotti derivati dal bestiame.

Rinvio per le imprese

Tutte le imprese avranno un anno supplementare per adeguarsi alle nuove norme UE contro la deforestazione. I grandi operatori e commercianti dovranno applicare il regolamento a partire dal 30 dicembre 2026, mentre i piccoli operatori – persone fisiche e imprese con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo relativo ai prodotti interessati inferiore a 10 milioni di euro – dal 30 giugno 2027. Il rinvio mira a garantire una transizione graduale e a consentire il miglioramento del sistema informatico utilizzato per presentare le dichiarazioni elettroniche sul dovere di diligenza.

Modifica degli obblighi sul dovere di diligenza

I micro e piccoli operatori primari dovranno presentare solo una dichiarazione semplificata una tantum, facilitando il rispetto della normativa senza comprometterne gli obiettivi, affermano i deputati.

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