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MILANO – Eudr il giorno dopo: le modifiche apportate dal Parlamento europeo alla legge sulla deforestazione, che dovranno ora essere recepite dal Consiglio e approvate da Parlamento e Consiglio entro fine anno, sono state accolte con soddisfazione dalle filiere interessate, seppur con più di qualche voce discorde (anche importante) e numerosi distinguo. Diviso, invece, il mondo politico.
Salvatore De Meo, europarlamentare di Forza Italia e membro della Commissione Agricoltura, ha sottolineato, in una dichiarazione, come la decisione del Parlamento risponda all’esigenza di conciliare la tutela ambientale con la salvaguardia delle imprese europee, evitando che l’impegno contro la deforestazione si traduca in un aggravio burocratico.
Il maggior tempo a disposizione consentirà di “lavorare su un testo più chiaro e applicabile, senza penalizzare la competitività delle nostre filiere” ha aggiunto.
Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo (Ppe), principale regista del cambio di rotta avvenuto nelle politiche ambientali dell’UE.
Il gruppo S&D (Socialisti e Democratici) critica invece aspramente la svolta nell’emiciclo di Strasburgo e definisce le modifiche adottate mercoledì una “minaccia all’applicabilità della legge”.
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