giovedì 30 Ottobre 2025

Edizioni limitate: ecco le strategie dei brand Nutella, Nespresso e Coca-Cola

"Il maggior ricorso alle limited edition si deve al ribaltamento della strategia industriale classica, quella che introduceva solo i nuovi prodotti capaci di generare grandi volumi di vendite – spiega a Il Sole 24 Ore Daniele Tirelli, docente di product innovation, consumption & marketing allo Iulm di Milano –. Oggi che private label e copacker sono diventati più agguerriti, le aziende devono proporre tanta micro-innovazione per mantenere e occupare lo spazio a scaffale. Perdipiù, oggi che lanciare un nuovo prodotto alimentare è estremamente costoso e la probabilità di successo è molto bassa, le edizioni limitate rappresentano un’innovazione economicamente sostenibile"

Da leggere

  • Brambati
  • TME Cialdy Evo

Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.

L’edizione limitata di un prodotto è una strategia utilizzata da brand famosi come Nutella, Nespresso, Giovanni Rana, Levissima, Coca-Cola e Mulino Bianco; a volte con marchi non food: Baci Perugina e D&G o Pringles e SuperMario. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Manuela Soressi per Il Sole 24 Ore.

Le edizioni limitate

MILANO – In principio furono Natale e San Valentino. Poi sono arrivati Halloween e il Giro d’Italia. E ora i prodotti alimentari in “edizione limitata” stanno dilagando anche in altre occasioni speciali, come il compleanno, tanto che il Birthday cake sandwich, lanciato da Marks and Spencer nel Regno Unito è considerato uno dei nuovi prodotti di maggior successo del 2025.

È la conferma dell’attualità della politica delle limited edition, che è nata negli Stati Uniti nel mondo del lusso e che poi si è ambienta molto bene anche in un universo tutt’altro che esclusivo qual è il largo consumo alimentare. Soprattutto da quando si è trasformata in un efficace strumento di marketing.

“Il maggior ricorso alle limited edition si deve al ribaltamento della strategia industriale classica, quella che introduceva solo i nuovi prodotti capaci di generare grandi volumi di vendite – spiega a Il Sole 24 Ore Daniele Tirelli, docente di product innovation, consumption & marketing allo Iulm di Milano –. Oggi che private label e copacker sono diventati più agguerriti, le aziende devono proporre tanta micro-innovazione per mantenere e occupare lo spazio a scaffale. Perdipiù, oggi che lanciare un nuovo prodotto alimentare è estremamente costoso e la probabilità di successo è molto bassa, le edizioni limitate rappresentano un’innovazione economicamente sostenibile”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Ultime Notizie

  • Gaggia brillante
  • Mazzer
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè