giovedì 11 Aprile 2024
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La denuncia della Fipe: al ristorante troppe regole inutili sul menù

Dopo il "caso Cannavacciuolo" Fipe e Confcommercio Marche Centrali svelano i "segreti" della normativa

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ANCONA – Un dedalo di regole e adempimenti in cui è sempre più difficile districarsi. Dove anche la mancanza di un piccolo asterisco sul menù può generare sanzioni pesanti nei confronti dei ristoratori.

Fipe allora, passa in prima linea per fare il punto su questi aspetti e avviare un percorso di semplificazione sempre più urgente. Così, ha organizzato, in collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, l’incontro “Al ristorante un menù ricco di regole: luoghi comuni e tabù da abbattere“.

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Ristoratori: contro i tabù e i luoghi comuni

Un convegno innanzitutto per fare chiarezza. Per sfatare i luoghi comuni e i tabù sulla manipolazione e conservazione degli alimenti all’interno dei pubblici esercizi.

L’appuntamento è andato in scena lunedì 19 marzo

Alle ore 10.30 ad Ancona, presso la Loggia dei Mercanti (Via della Loggia – Ancona). Presenti: rappresentanti istituzionali,  associazioni di settore. Ed esperti in tema di sicurezza, igiene degli alimenti e diritto alimentare.

Ha moderato Massimiliano Polacco, Direttore Generale Confcommercio Marche Centrali e Marche.

Il caso Cannavacciuolo

“L’idea di questo convegno nasce a seguito della bufera mediatica che a fine dicembre ha coinvolto lo chef Antonino Cannavacciuolo” dichiara Giancarlo Deidda Vicepresidente Fipe.

“Un professionista serio e stimato ha rischiato di subire un grave danno professionale e di immagine. Solo per un supposto asterisco mancante all’interno del menù del proprio locale di Torino.

La nostra Federazione è sempre al fianco della legalità, e a favore di controlli e sanzioni ai ristoratori colpevoli di frode. Bisogna tuttavia sempre capire, e questo come tanti altri casi insegnano, se all’origine della sanzione sussiste una vera scorrettezza o un equivoco formale.

La normativa italiana è infatti particolarmente restrittiva e complessa. Una garanzia per la qualità e l’eccellenza della nostra cucina. Ma anche un esempio di burocrazia dove l’errore può celarsi sempre dietro l’angolo. Anche per chi opera onestamente e in buona fede”.

“Per questo motivo – aggiunge Massimiliano Polacco, Direttore Confcommercio Marche Centrali e Marche – ci proponiamo di aiutare i ristoratori a chiarire tutti i dubbi e fare in modo che un corretto sistema di norme venga applicato in serenità. E a beneficio del lavoro di tutti”.

Per i ristotarori, un momento informativo

“Questo appuntamento è stato l’occasione non solo per prestare attenzione alla normativa. Ma anche per un importante aggiornamento professionale” dichiara Moreno Cedroni , Presidente Fipe Marche Centrali.

“La conoscenza dei cambiamenti sui processi di lavorazione, sull’innovazione tecnologica delle attrezzature e sull’affinamento delle competenze degli operatori sono infatti sicuramente utili per muoversi più agevolmente all’interno del complesso corpus di regole”.

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