venerdì 12 Settembre 2025

Cova accoglie lo chef pâtissier Andrea Tortora, il ceo Paola Faccioli: “Incarna i valori in cui crediamo”

Con l’ingresso di Andrea Tortora, Cova rinnova la propria vocazione all’eccellenza, continuando a essere ambasciatrice dell’arte dolciaria italiana nel mondo, con lo stile, la grazia e la qualità che la contraddistinguono da oltre due secoli

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MILANO – La storica maison milanese Cova, fondata nel 1817, è da oltre due secoli un punto di riferimento assoluto dell’ospitalità italiana di alta gamma. Nata nel cuore di Milano, ha saputo attraversare le epoche custodendo e rinnovando uno stile inconfondibile, diventando nel tempo una delle realtà più raffinate, riconosciute e amate a livello internazionale nel mondo della pasticceria, della ristorazione e del savoir- faire italiano.

Oggi, Cova apre un nuovo, importante capitolo della sua lunga storia accogliendo lo chef pâtissier Andrea Tortora, tra le voci più autorevoli e sensibili della pasticceria contemporanea, che entra a far parte della Maison per creare insieme una nuova proposta creativa.

Con questo ingresso, Cova rafforza ulteriormente la propria identità, riaffermando con forza la volontà di rimanere fedele alla grande tradizione artigianale italiana, ma con uno sguardo audace, consapevole e colto verso il presente e il futuro.

Andrea Tortora (immagine: Stefano Butturini)

È nel segno di questa armonia tra heritage e innovazione che prende vita la nuova visione della pasticceria Cova, dove ogni gesto, ogni dettaglio, ogni ingrediente diventa parte di un racconto più grande.

“Intendere la sottrazione come un’occasione: questo è il modo in cui ho scelto di onorare la grandezza della tradizione italiana. Il mio ruolo è quello di rispettarla, fondendo presente e passato e, sperimentandone l’armonia, offrire un dono che possa contagiare di meraviglia il quotidiano” afferma Andrea Tortora.

Andrea Tortora, classe 1986, è figlio d’arte e quarta generazione di una famiglia di pasticceri. Dopo un’importante formazione all’estero, da Parigi a Londra, da Singapore a Venezia, approda in Alta Badia dove guida la pasticceria del ristorante tre stelle Michelin St. Hubertus di Norbert Niederkofler.

Nel 2018, insieme alla brigata, conquista la terza stella Michelin, contribuendo con la sua sensibilità tecnica e creativa a definire un nuovo linguaggio dolce, essenziale e potente.

Cova Montenapoleone (immagine concessa)

Riceve anche alcuni dei più prestigiosi riconoscimenti del settore: Pasticcere dell’Anno per Il Gambero Rosso e Identità Golose (2017), Pasticceria dell’Anno per La Guida dell’Espresso (2018).

Nel 2020 lancia il suo progetto personale, AT Pâtissier, in cui racchiude la sua visione di pasticceria: ricerca, memoria e precisione, unite a un’estetica fatta di equilibrio, cura e leggerezza. Una filosofia del “meno ma meglio”, dove ogni creazione si fa sintesi di tempo, gesti, materia e pensiero.

Tortora approda oggi da Cova portando con sé una riflessione profonda sul significato di innovare: “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose. Cambiare comincia da un pensiero nuovo. Per me, innovazione significa avere il coraggio di reinterpretare, rimanendo saldi nella tradizione ma con lo sguardo rivolto avanti.”

È così che la sua pasticceria si fonde perfettamente con l’identità di Cova: un’arte del gusto che celebra la bellezza nei piccoli gesti, nell’attesa, nell’ospitalità autentica.

Gesti che parlano di memoria, ma anche di futuro. Di rigore, ma anche di emozione. Di maestria, ma anche di delicatezza.

“Lo scoprire consiste nel vedere ciò che tutti hanno visto e nel pensare ciò che nessuno ha pensato” – con questa citazione di Albert Szent-Györgyi, Tortora riassume il suo approccio al mestiere: rifiutare l’ovvio, esplorare l’inaspettato, riscoprire ciò che sembra già noto con occhi nuovi.

Le sue creazioni per Cova nasceranno da questo pensiero: raffinate, precise, evocative, capaci di raccontare un tempo lento e consapevole. La sfida sarà quella di onorare l’eredità della Maison con una pasticceria che si rinnova senza mai rinnegare le proprie radici.

In questo nuovo percorso, la tradizione diventa origine, non limite. E l’innovazione è una forma di rispetto per ciò che ci ha preceduti, ma anche un atto di responsabilità verso ciò che lasceremo.

“La scelta di collaborare con Andrea Tortora nasce dalla volontà di coniugare l’eccellenza storica di Cova con una visione contemporanea della pasticceria d’autore. Andrea incarna i valori in cui crediamo: precisione, eleganza, innovazione e profondo rispetto per la tradizione. Con lui abbiamo voluto rafforzare l’identità di Cova, offrendo ai nostri clienti un’esperienza ancora più raffinata, autentica e internazionale” Paola Faccioli, ceo Cova Montenapoleone.

Con l’ingresso di Andrea Tortora, Cova rinnova la propria vocazione all’eccellenza, continuando a essere ambasciatrice dell’arte dolciaria italiana nel mondo, con lo stile, la grazia e la qualità che la contraddistinguono da oltre due secoli.

La scheda sintetica di Cova

Cova, storica Maison Milanese fondata nel 1817 perpetua una tradizione secolare unendo tradizione artigianale a maestria moderna.

Una cultura fondata sull’alta pasticceria, caffetteria e ristorazione che ne fa uno dei punti di riferimento in Italia e nel mondo per il tradizionale panettone e i suoi prodotti di eccellenza che accompagnano gli ospiti dal momento della colazione all’aperitivo.

Cova è sinonimo di Milano, rappresentando in ogni angolo del mondo il gusto dell’eccellenza italiana. Nel 1993, ha iniziato la sua espansione in Asia, aprendo il suo primo caffè fuori confini a Hong Kong e poi raggiungendo nuove destinazioni come Shanghai, Montecarlo, Parigi, Kuwait City, Doha, Riyadh, Atene, Istanbul e Taipei. Ad oggi, Cova conta più di 35 negozi in tutto il mondo. Dal 2013 è parte dal Gruppo LVMH – Louis Vuitton Moët Hennessy.

Riguardo Andrea Tortora

Figlio di pasticceri alla quarta generazione e con un forte curriculum internazionale alle spalle – da Parigi a Londra, da Singapore a Venezia – Andrea Tortora è stato per anni alla guida della pasticceria del ristorante St. Hubertus, conseguendo nel 2018 la terza stella Michelin come chef pasticcere.

Le guide de Il Gambero Rosso e Identità Golose lo hanno nominato Chef Pasticcere dell’anno 2017, mentre la Guida dell’Espresso lo ha insignito del titolo di Pasticceria dell’anno nel 2018. Nella sua carriera ha collaborato con grandi Chef come Giovanni Ciresa, Antonio Guida, Christian Le Squer, Michel Roux, Gualtiero Marchesi, Fabio Cucchelli e Norbert Niederkofler.

Gli anni passati al fianco di quest’ultimo sono stati decisivi per Andrea, nonostante il ricordo del suo primo Maestro, Maurilio Giacomelli, resti indelebile e fondamentale. A seguito degli importanti riconoscimenti ricevuti, nel 2017 Andrea Tortora dà vita al suo progetto AT Pâtissier, che continua a portare avanti con grande entusiasmo, con l’obiettivo di offrire grandi lievitati d’autore caratterizzati da fresca eleganza contemporanea.

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