venerdì 13 Giugno 2025

Nescafé Plan: quasi un terzo del caffè verde arriva da filiere di agricoltura rigenerativa

Grazie al programma Nescafé ora il 93% delle forniture di caffè deriva da fonti responsabili (escluso Nespresso), mentre il 32% del verde proviene da coltivazioni in cui vengono applicate pratiche di agricoltura rigenerativa, contro il 25% nel 2023 e nettamente al di sopra dell'obiettivo del 20% inizialmente previsto. Un webinar che si è svolto ieri è stato l’occasione per condividere gli aggiornamenti rispetto ai progressi del piano Nescafé, sulle strategie attuate fin qui e sulle azioni ancora da sviluppare per promuovere una filiera sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Ma ha anche offerto l’opportunità di approfondire fondamenti e criteri alla base dell’agricoltura rigenerativa

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  • TME Cialdy Evo

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MILANO – Nel giorno della pubblicazione del Nescafé Plan 2030 Progress Report, Nestlé ha organizzato ieri, mercoledì 11 giugno, il webinar “Nescafé Plan 2030: Annual Progress Highlights” per fare il punto sull’avanzamento di questo importate programma, partito nel 2022 con l’obiettivo di rendere la coltivazione del caffè più sostenibile e resiliente. L’appuntamento è stata l’occasione per condividere gli aggiornamenti rispetto ai progressi del piano Nescafé, sulle strategie attuate fin qui e sulle azioni ancora da sviluppare per promuovere una filiera sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

Ma ha anche offerto l’opportunità di approfondire fondamenti e criteri alla base dell’agricoltura rigenerativa.

Coinvolti nella discussione, due dei partner Nescafé:

GIZ (Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit) per il lavoro di responsabilizzazione dei coltivatori in Indonesia, Tailandia, Filippine e Costa d’Avorio, e Technoserve per il recente lancio del “Regenerative Coffee Investment Case”, co-finanziato da Nestlé.

In apertura del webinar Axel Touzet – Responsabile della Business Unit Strategica Nestlé Coffee Brands – ha brevemente introdotto le ragioni che hanno spinto a portare avanti il Piano Nescafé 2030, tra la sfida del cambiamento climatico, la promozione di un modello produttivo più improntato sull’agricoltura rigenerativa e un sistema più equo di retribuzione dei farmers – attori sempre più attenti e ricettivi rispetto a queste riscoperte innovazioni.

Il tutto, tenendo sempre in mente che il caffè è comunque un business, che deve quindi dimostrarsi sostenibile sotto tutti gli aspetti, a cominciare da quello economico. Per far sì che questo diventi possibile, in primis i coltivatori devono essere educati sulle modalità più efficienti (così come su quelle assolutamente da evitare) da portare nelle rispettive piantagioni.

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