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CONSUMI, CAFFÈ E CRISI – Per la Coop gli italiani tagliano anche sul caffè con una riduzione del 21% negli ultimi 6 anni

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MILANO – L’ultimo biennio è il «più difficile» per i consumi in Italia: nel 2013 la contrazione media annua sarà del 2,2% dopo un calo del 4,3% nel 2012 (rispetto al 2011).

È quanto stima il Rapporto Coop 2013 «Consumi & Distribuzione», sottolineando che il Paese è ancora nel tunnel della crisi, con i bilanci delle famiglie sotto pressione, i giovani a rischio emarginazione sociale e una vita fatta di rinunce, sebbene sia più lunga.

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Quest’anno il reddito disponibile reale delle famiglie italiane si ridurrà mediamente dell’1,4% (-4,8% nel 2012), pari ad una contrazione del 10,2% in appena sei anni, mentre il Pil subisce un calo dell’1,6% (-2,4% nel 2012), la disoccupazione è alle stelle (12% nei primi mesi 2013, ai massimi dal 1977) e sono soprattutto i giovani under 18 a rischiare l’esclusione sociale.

In compenso, secondo il rapporto delle Coop, l’Italia sale in vetta alle classifiche europee perché è il Paese con il maggior allungamento della vita media (10 anni di più rispetto al 1975). Ma gli italiani sembrano ormai rassegnati a uno stile di vita all’insegna della rinuncia: fanno meno figli (49% di persone sole e coppie senza figli), tagliano le spese, in maniera ormai «dilagante», e bandiscono i vizi rinunciando persino al piacere del caffè con una flessione a valore pro capite del comparto pari al 21% in sei anni.

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