mercoledì 09 Ottobre 2024

Confida: Massimo Trapletti confermato presidente col comitato per il 2022-2026

Massimo Trapletti, presidente di Confida: “Questa riconferma arriva in un momento storico molto importante per il nostro settore. Gli ultimi quattro anni sono stati particolarmente difficili, il Covid, la crisi economica, la guerra e le difficoltà dovute alle nuove legislazioni su temi come la plastica monouso, hanno colpito e stanno avendo ancora forti ripercussioni sul nostro settore. Essere stato rieletto, insieme ai miei colleghi, è tuttavia la riprova che questa squadra ha lavorato e sta lavorando al meglio per il bene della distribuzione automatica ed è pronta ad affrontare le sfide del futuro per consolidare il ruolo dell’Italia come leader internazionale di questo comparto.”

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MILANO – Durante l’assemblea elettiva di Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, Massimo Trapletti (Bianchi Industry) che ha guidato il settore durante i difficili anni della pandemia, è stato rieletto alla presidenza per i prossimi quattro anni (2022- 2026) e durante il suo discorso, ha delineato i temi su cui la distribuzione automatica si concentrerà nel futuro: innovazione, transizione digitale e sostenibile.

L’assemblea elettiva di Confida

L’assemblea di Confida ha inoltre confermato tutto il comitato di presidenza per il prossimo quadriennio: il presidente del Gruppo imprese di gestione Pio Lunel (Aesse Service), il presidente del Gruppo fabbricanti di distributori automatici e accessori Roberto Pellegrini (Digisoft), il presidente del Gruppo prodotti alimentari Stefano Piccinini (S.E.M.), il presidente del Gruppo servizi e commercializzazione Ernesto Piloni (Vendomat) e il presidente del Gruppo giovani Roberto Pace (Gedac).

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“Questa riconferma – commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida – arriva in un momento storico molto importante per il nostro settore. Gli ultimi quattro anni sono stati particolarmente difficili, il Covid, la crisi economica, la guerra e le difficoltà dovute alle nuove legislazioni su temi come la plastica monouso, hanno colpito e stanno avendo ancora forti ripercussioni sul nostro settore.”

“Essere stato rieletto, insieme ai miei colleghi, è tuttavia la riprova che questa squadra ha lavorato e sta lavorando al meglio per il bene della distribuzione automatica ed è pronta ad affrontare le sfide del futuro per consolidare il ruolo dell’Italia come leader internazionale di questo comparto.”

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L’assemblea di Confida (foto concessa da Confida)

Alcune novità invece nel consiglio direttivo dell’associazione di cui entrano a far parte: Luca Amoruso (Ada Vending), Massimo Ferrarini (Miami Ristoro), Simone Gibaldo (Ferrero, vicepresidente Gruppo prodotti alimentari), Alessandro Mondini (N-And Italia) e Pierpaolo Turotti (Ovdamatic).

Mentre vengono confermati anche per il quadriennio 2022-26: Paolo Bernasconi (D.A.Em.), Mario Mattiazzo (Automatic Service), Bruno Mazzoleni (Sogedai, vicepresidente Gruppo gestori), Danilo Paolini (Gedap), Renato Pavero (Sellmat), Fabio Quadrio (Ge.S.A.), Cesare Spinelli (Spinel Caffè), Mario Toniutti (Gruppo Illiria), (Pantaleoni Tripaldi Bibi Service).

La lista continua: Luca Alemanni (Evoca, vicepresidente Gruppo fabbricanti di distributori automatici), Marco Carazzato (Mds Electronics), Lorenzo Bassi (Flo), Davide Celin (Lavazza), Alessandro Fontana (Art&Works, vicepresidente Gruppo servizi e commercializzazione ).

“Nel corso dei prossimi quattro anni – ha spiegato il presidente di Confida Trapletti – oltre a portare avanti tutte le iniziative e progetti che hanno caratterizzato il passato quadriennio dovremo affrontare due cambiamenti epocali ossia la transizione digitale e la transizione sostenibile. Non sono solo le nostre sfide ma sono le sfide di tutto il mondo imprenditoriale”.

Il progetto RiVending

Il settore del vending si sta muovendo già da tempo verso questi obiettivi. In particolare, per quanto riguarda la sostenibilità, Confida ha creato “Vending sostenibile” una piattaforma di progetti green a cui collaborano tutte le aziende associate.

Mentre sullo specifico tema del fine vita della plastica ha dato vita, insieme a Corepla e Unionplast, a RiVending, un progetto di economia circolare per la raccolta e il riciclo di bicchierini, palette e bottigliette in plastica dei distributori automatici.

RiVending che conta ormai oltre 10.000 cestini installati in tutta Italia con cui vengono raccolte 450 tonnellate di plastica all’anno, sarà al centro di questo processo di transazione ecologica come anche l’attenzione al risparmio energetico delle vending machine, l’ampliamento dell’offerta alimentare, il riciclo dei “fondi del caffè” e delle capsule, e molto altro.

Per quanto riguarda la transizione digitale, la pandemia ha inoltre velocizzato il processo di transazione digitale nel settore incentivando il maggior utilizzo di pagamenti digitali, così come si stanno diffondendo schermi touch e sistemi di telemetria che consentono la connessione da remoto della vending machine. Le sfide future del settore, infine, incrociano i grandi trend dell’innovazione tecnologica: dal 5G al cloud, dall’intelligenza artificiale alla robotica.

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