mercoledì 10 Aprile 2024
  • CIMBALI M2
  • Triestespresso

Con le scorte certificate ai minimi storici, New York guarda di più ai brasiliani

Da leggere

Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – I magazzini della borsa di New York si stanno svuotando e il livello delle scorte certificate è ai minimi dall’inizio del secolo: meno di 1,2 milioni di sacchi, stoccati in massima parte nei depositi portuali di Anversa, in Belgio. Ancora a luglio, gli stock erano pari a 1,83 milioni di sacchi; un anno fa, a 2,6 milioni.

Questa brusca caduta riflette la più difficile e costosa reperibilità degli arabica lavati sui mercati, oltre che i problemi logistici legati alla pandemia.

Triestespresso

Chi consulta le statistiche della borsa di New York in questi giorni si sarà probabilmente accorto di un’improvvisa impennata delle scorte di caffè brasiliani, che sono passati da 650 a oltre 1.500 sacchi tra giovedì e venerdì scorso. Volumi marginali, ma sufficienti ad attirare l’attenzione degli esperti.

Nulla di strano, penseranno i più. Il Brasile sta ultimando un raccolto che potrebbe essere da record, mentre sono in calo i raccolti dei produttori dell’America centrale. A cominciare da quello dell’Honduras, paese che fornisce oltre i tre quarti del caffè certificato su New York.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

CIMBALI M2
  • LF Repa
  • Dalla Corte

Ultime Notizie

  • TME Cialdy Evo
Carte Dozio
Mumac