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MILANO – Sono passati ormai tre anni dal lancio di CoffeeB ed è tempo di bilanci per il rivoluzionario sistema di capsule di caffè compresso in forma di sfera, avvolte in fibra vegetale, al 100% compostabili, brevettato da Migros. Ai tempi, l’allora ceo del gigante della Gdo elvetica, Fabrice Zumbrunnen, lo presentò come la più grande innovazione nella storia dell’azienda. Un’affermazione iperbolica, forse, ma in parte giustificata dagli investimenti in doppia cifra – in milioni di franchi svizzeri – fatti nella nuova tecnologia, la cui messa a punto presentò, all’inizio più di qualche problema, al pari della produzione su scala industriale delle sfere.
Siamo arrivati oggi all’ottava iterazione della macchina e i perfezionamenti implementati hanno consentito di migliorare sensibilmente il suo funzionamento, come pure la qualità del caffè erogato.
Ma quante macchine e quante sfere sono state vendute in questi anni?
Le cifre fornite dalla catena svizzera parlano di oltre mezzo milione di macchine e più di 160 milioni di sfere commercializzate in varie regioni del mondo.
Fatta eccezione per l’Africa, infatti, il sistema è presente in tutti i continenti. Le CoffeeB sono arrivate in Italia, distribuite da Gruppo Illy, in Francia, in Germania e negli Emirati Arabi Uniti, grazie alla partnership con Perfetto.
Keurig Dr Pepper ha acquisito i diritti sulla tecnologia per tutto il nord America, compreso il Messico.
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