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BINASCO (Milano) – Conclusa la 33esima edizione di Maestri dell’Espresso Junior all’interno del Museo della macchina per caffè di Cimbali Group, dove gli otto finalisti si sono sfidati tra espressi e cappuccini, torna a parlare Noemi Migliavacca, Mumac Academy Project Leader Maestri dell’espresso Junior.
Maestri dell’Espresso Junior torna ospite del Mumac: com’è essere la cornice della 33esima edizione?
“La cornice del MUMAC, il Museo della macchina per caffè di Cimbali Group è un luogo che si adatta perfettamente ad un evento di questo tipo poiché rappresenta il simbolo della cultura del caffè e ospitare qui la 33ª edizione conferisce al concorso un valore aggiunto.
È un contesto che ispira, valorizza il lavoro dei giovani e crea un legame concreto tra la tradizione e l’innovazione nel mondo del caffè. All’interno del MUMAC è possibile immergersi nelle aule esperienziali di MUMAC Academy, il Training Centre e la Sensory Room, spazi dove la formazione è il cuore pulsante.”
Si gioca la finale, ma è frutto di tanti mesi di lavoro congiunto: com’è andata quest’anno?
“Quest’anno è stato particolarmente intenso e coinvolgente e trattandosi di un concorso che dura quanto un anno scolastico, ogni fase richiede uno specifico lavoro e un’organizzazione non indifferente.
Di fondamentale importanza per la riuscita del concorso, è sicuramente la bella sinergia e la collaborazione continua con il team dell’Università del caffè di illy. La fase finale è soltanto la punta dell’iceberg di un lavoro lungo e condiviso sia per gli organizzatori ma anche per i ragazzi finalisti e i loro docenti di riferimento, che dedicano tante ore di studio extra ed esercitazioni pratiche per arrivare al traguardo dell’ultima prova.”
Caffè di qualità e attrezzature all’avanguardia Cimbali, tutto al servizio dell’operatore, che voi non trascurate: l’automatizzazione delle macchine, in che misura supporta senza sostituirlo, il barista?
“Le nostre attrezzature sono dotate di tecnologie all’avanguardia e sistemi di automatizzazione che hanno come obiettivo quello di aiutare e servire al meglio il barista, senza sostituirlo.
L’operatore resta infatti il protagonista ma supportato, standardizzando qualità e servizio anche nei momenti di alta affluenza assicurando precisione, efficienza e affidabilità. Ad esempio, la connettività tra le macchine tradizionali LaCimbali e i macinadosatori, consente un controllo puntuale della macinatura per un risultato in tazza costante e di eccellenza.
Esprimiamo anche soluzioni avanzate per la montatura del latte come la lancia TurboMilk Cold Touch che supporta l’operatore montando e scaldando il latte automaticamente sulla base di ricette preimpostate.”
Cosa avete raccolto da quest’ultima edizione e che cosa pensate per il futuro?
“Da questa edizione abbiamo sicuramente raccolto prima di tutto, un grande entusiasmo e una forte ambizione da parte dei ragazzi. È emersa chiaramente la voglia di mettersi in gioco, di crescere, di affinare le proprie competenze e di fare la differenza in un settore in continua evoluzione. Per il futuro, infatti, progredire significa saper ascoltare il cambiamento e tradurlo in formazione concreta, offrendo ai ragazzi gli strumenti per essere non solo esecutori, ma veri protagonisti del settore.”