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Dall’Italia a Dubai per la formazione dei baristi: la storia di Christopher Grassini

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MILANO – Le eccellenze del made in Italy trovano espressione anche nei giovani talenti che dallo Stivali fanno fortuna all’estero. Una storia che da un lato impoverisce la Patria dell’espresso e, dall’altra, contribuisce a diffondere la cultura imprenditoriale italiana. Dal sito corrieredellospettacolo.it, l’intervista a un ragazzo che ha fatto del bartending la sua impresa a Dubai: Christopher Grassini.

Christopher Grassini ha solo 26 anni

Eppure nel mondo del beverage il suo centro di formazione Bartender Certified è riconosciuto quale quello più importante del nostro Paese. La sua attività però non si limita all’Italia, anche a Dubai infatti sta facendo grandi cose…

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Di cosa si occupa Christopher Grassini

“Sono un giovane imprenditore che gestisce diverse società che lavorano nell’ambito del beverage, quindi si parla di caffetteria, cocktaileria, tutto quello che riguarda l’ambito. Sono inoltre ispettore internazionale per la Federazione Baristi Italiani e anche giudice. Da poco ho aperto un centro formazione negli Emirati Arabi.

Giovanissimo: tutto questo ad appena 26 anni

“È da quando ne ho 16 che sono nel settore. Insomma, credo che la mia esperienza possa essere uno sprone per molti, significa che i giovani se vogliono possono creare qualcosa d’importante.”

Ci parli della sua attività a Dubai

“Da novembre sono residente a Dubai, facendo avanti e indietro tra l’Italia e qui. Il centro sta andando bene e ci stiamo togliendo della grandi soddisfazioni, saremo presenti infatti a Expo 2020 a nome della mia società Bartender Certified.

Ultimamente stiamo certificando i migliori bar negli Emirati Arabi e in Italia. Abbiamo certificato per esempio ristoranti e coffee shop come già all’interno di Dubai Mall (Il Centro commerciale più grande al mondo), la catena Attibassi Coffeshop e %Arabica, o Cocktail Bar. Tra i quali: il Pier Chic, l’Armani Privé e Atmosphere a Burj Khalifa, Plato’s e XBar all’interno dell’Atlantis Hotel, ho visitato il Goldon27 all’interno del Burj Al Arab (Hotel Vela)… la stessa cosa la faremo con tanti altri locali prossimamente.”

Perché ha scelto Dubai e non un altro Paese?

Continua Christopher Grassini: “Io punto ai mercati emergenti. Come sai qui fino al 1970 non c’era altro che deserto e poi all’improvviso c’è stato il boom. Oggi questo Paese è veramente un’eccellenza e si gode di grande stabilità e di stimolante fermento.

So che ha dei progetti con la manager Debora Cattoni

“Con Debora sicuramente collaboreremo a livello televisivo, con diversi format riguardanti il mondo del food & beverege.”

Un’ultima domanda: cosa ha in servo per il Grand Opening e dell’Academy Innovation Center…

“Certo, dal 15 Settembre apriremo le porte ai media e a tutti i Food & Beverage a livello internazionale, con un’area completamente dedicata alla degustazione tra il mondo culinario e mondo bar.

Caratteristica che ci distingue sarà sempre quella di avere con noi campioni mondiali e le migliori attrezzature professionali del mercato. Nasce per questo Academy Innovation Center, in quanto creeremo nuovi Concept per tutti gli esercenti in ambito dell’hospitality.

In Italia il suo centro è considerato il migliore

“Sì e questa è una grande soddisfazione, pensa che statisticamente il 91 percento dei ragazzi che fa formazione riesce a trovare lavoro nei migliori locali a livello internazionale.”

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