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Chicco D’Oro sostiene l’Uildm per la Giornata nazionale, dal 5 all’11 ottobre

«Siamo passati dall’essere portatori di handicap, come si diceva in passato, all’essere portatori di possibilità. Con questa Giornata vogliamo ribadire che la nostra fragilità non ci ferma, che l’isolamento si può superare e che fuori c’è la vita. Ogni contributo è prezioso per migliorare la qualità della vita delle persona con distrofia muscolare, e ci aiuta a garantire un anno di trasporto, consulenza medica, riabilitazione.», dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale Uildm

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PADOVA – Dal 5 all’11 ottobre 2020 torna la Giornata Nazionale Uildm promossa dall’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. Lo slogan che accompagna la Giornata – Vogliamo continuare insieme a te – quest’anno assume un valore particolare. Il 2020 è stato un anno molto difficile: l’emergenza sanitaria causata dal Covid19 ha messo, e continua a mettere, a dura prova i volontari Uildm, che sono rimasti a fianco dei malati di distrofia e delle loro famiglie.  La Giornata nazionale torna per far sì che le sezioni Uildm continuino a essere punto di riferimento per i malati in tutta Italia e per scongiurare il rischio della loro chiusura. I volontari delle 66 Sezioni Uildm in Italia distribuiranno 15.000 confezioni di pregiata miscela di caffè Chicco D’Oro 100% Arabica macinato per moka. Dal 1949 la torrefazione Chicco D’Oro è una realtà consolidata in Svizzera, Italia, Germania, Austria e in altri paesi.

Uildm sostenuta da Chicco D’Oro

Il caffè si trova in una latta di alluminio da collezione, personalizzata con un’illustrazione dedicata a Uildm del fumettista Tino Adamo, uno degli autori di Bonelli Kids della storica casa editrice Bonelli. Il caffè di Uildm è disponibile con un’offerta minima di 10 euro a confezione nelle sedi delle Sezioni locali Uildm, oppure online con un ordine sul sito giornatanazionale.uildm.org.

Triestespresso

Ogni anno i 9.195 volontari Uildm percorrono 648.000 km, le 66 Sezioni locali offrono 4.487 consulenze mediche e 16.322 ore di riabilitazione neuromotoria e respiratoria. Si tratta di tanti piccoli gesti, semplici come un caffè bevuto insieme, ma che significano futuro per chi ha una patologia neuromuscolare e le famiglie coinvolte. Sono risposte concrete che l’associazione, da 60 anni, offre ogni giorno a chi convive con una distrofia.

Le distrofie e le altre malattie neuromuscolari sono circa 200 patologie ereditarie di origine genetica che in Italia colpiscono circa 40.000 persone. Sono malattie degenerative che hanno un grande impatto sulla vita di chi ne è colpito. Proprio per chi ha una malattia neuromuscolare, UILDM vuole continuare a essere un punto di riferimento e a garantire questi servizi essenziali.

Donare al 45581

Dal 1 al 18 ottobre inviando un sms o chiamando da rete fissa il numero 45581 sarà possibile sostenere i servizi che Uildm offre ai propri soci e utenti con distrofie e altre malattie neuromuscolari. È possibile inviare un sms per donare 2 euro o chiamare da rete fissa per donare 5 o 10 euro.

Lo spot

A partire dal 4 ottobre 2020 lo spot realizzato per la Giornata nazionale Uildm andrà in onda sulle reti LA7 e LA7d, la piattaforma Discovery Italia, i canali sky, insieme a molte altre reti e radio a livello nazionale e locale.

Marco Rasconi, presidente

«Siamo passati dall’essere portatori di handicap, come si diceva in passato, all’essere portatori di possibilità. Con questa Giornata vogliamo ribadire che la nostra fragilità non ci ferma, che l’isolamento si può superare e che fuori c’è la vita.

Ogni contributo è prezioso per migliorare la qualità della vita delle persona con distrofia muscolare, e ci aiuta a garantire un anno di trasporto, consulenza medica, riabilitazione.», dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale Uildm.

Trovi tutte le novità e gli eventi delle Sezioni legati alla Giornata su giornatanazionale.uildm.org, uildm.org, Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e sul nostro canale Youtube.

Uildm nasce nel 1961 con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità

Attraverso l’abbattimento di ogni tipo di barriera, e sostenere la ricerca scientifica e l’informazione sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Ha una presenza capillare sul territorio grazie alle 66 Sezioni locali, i 3.000 volontari e i 10.000 soci, che sono punto di riferimento per circa 30.000 persone. Uildm svolge un importante lavoro in ambito sociale e di assistenza medico-riabilitativa ad ampio raggio, gestendo anche centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta collaborazione con le strutture universitarie e socio-sanitarie.

Giancarlo Samaritani, direttore commerciale di Caffè Chicco D’Oro Italia, ci ha fatto scoprire che questa bevanda ha davvero molto in comune con il “costruire comunità”, proprio quello che i volontari Uildm fanno ogni giorno

“È un onore per noi essere stati scelti da Uildm, e vedere uno dei nostri migliori prodotti legati a una causa così importante. Ci sono in particolare due elementi nei quali vedo un parallelismo tra il nostro caffè e l’impegno di Uildm.

Il caffè nasce da una #miscela di #differenze. Molti pensano che arrivi tutto dal Brasile, invece il secondo paese al mondo per provenienza è il Vietnam. Senza contare le piantagioni africane e l’intera fascia dei due Tropici. La personalità di un caffè, il suo gusto, sta proprio nel mescolare le varie provenienze per ottenere l’effetto desiderato. In questo ci vedo l’impegno, come quello di Uildm, di andare oltre l’aspetto esteriore e accogliere la #diversità.

L’altro aspetto che lega Uildm al nostro caffè è la #divulgazione

Spesso bere un caffè è qualcosa che facciamo frettolosamente, senza pensare a quale mondo si nasconde nella tazzina. Non ci fermiamo a valutare il contenuto. Eppure il caffè nasce prima di tutto dai popoli che lo coltivano, quasi 25 milioni di persone.

Ho visitato molte delle “nostre” comunità rurali per raccontarne la quotidianità e ho trovato #condivisione, #solidarietà, valori che qui abbiamo dimenticato. La gioia o il problema di uno riguarda tutti. Questi sono aspetti da far conoscere. Credo che il #volontariato abbia lo stesso obiettivo, fare da collante e favorire l’#incontro. Conoscere ci rende più consapevoli di chi siamo e di quello che possiamo fare”.

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