mercoledì 17 Aprile 2024
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A Cesena, tra bar e ristoranti, nel 2011 hanno chiuso in 89

Oggi il convegno “Effetti del Salva Italia sui pubblici esericizi”

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CESENA – “Effetti del decreto “Salva Italia” sui pubblici esercizi” è il tema dell’incontro che si tiene oggi dalle 15.30 alla sala convegni della Confcommercio cesenate. Intervengono Angelo Malossi, presidente Fipe bar del comprensorio cesenate, Gian Antonio Manuzzi, consulente fiscale, Beatrice Danesi, consulente del lavoro. Presiede e coordina Paolo Lucchi, presidente Fipe ristoratori del comprensorio cesenate.

Fipe, i presidenti dichiarano

“Nel 2011 – informano i presidenti Fipe Lucchi e Malossi – l’Emilia Romagna è risultata la Regione con saldo negativo più alto tra tasso di nascita e di mortalità del pubblico esercizio con – 685 imprese rispetto al 2010, di cui 356 bar e 329 ristoranti. La provincia di Forlì-Cesena detiene il 9,15% delle attività di pubblico esercizio regionale.

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Nella nostra provincia si è verificato un saldo negativo di 89 pubblici esercizi nel 2011 e risulta la seconda provincia, dopo quella di Bologna, per saldo negativo più alto.

A chiudere sono stati soprattutto i bar rispetto ai ristoranti, i quali sono molto più diffusi rispetto ai bar, cioè 1177 ristoranti in provincia, contro 991 bar”.

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