mercoledì 10 Aprile 2024
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Centrale del latte di Brescia, con Re Cappuccio nella tazza 3 milioni di utile

Il consolidato 2016 si è chiuso con 60,6 milioni di fatturato, 6,6 milioni di Ebitda e 3 milioni di utile (100mila euro in meno del 2015), di cui 2 milioni distribuiti ai soci

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BRESCIA – Bilancio ancora positivo per la Centrale del latte di Brescia che ha imposto sul mercato il marchio Re Cappuccio, lo speciale latte per le caffetterie di tutto Italia, sponsor dei campionati italiani.

Si tratta “dell’unica azienda del settore rimasta pubblica” come ha sottolineato con orgoglio il presidente Franco Dusina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla presenza del sindaco della città Emilio Del Bono e del direttore Andrea Bartolozzi.

Il consolidato 2016 si è chiuso con 60,6 milioni di fatturato, 6,6 milioni di Ebitda e 3 milioni di utile, di cui 2 milioni distribuiti ai soci. Il valore della produzione è in netta crescita rispetto agli scorsi anni: nel 2010, infatti, era a quota 49,6 milioni, mentre lo scorso anno era arrivato a 58,6.

“Per noi è un piacere presentare ancora un bilancio positivo”, ha detto Dusina, “le attese erano più prudenziali, ma – nonostante un 2016 non facile per i consumi (a causa della deflazione e del calo nei consumi) – il nostro bilancio è stato molto buono. E anche i primi mesi del 2017 ci stanno dando grandi soddisfazioni, almeno sul fronte dei volumi”.

Bartolozzi, invece, ha sottolineato l’equilibrio tra la componente industriale, politica e agricola nella società. “Tutti i soggetti coinvolti”, ha detto, “hanno trovato nella Centrale il denominatore comune per consentire a questa azienda di crescere. Stiamo lavorando per incrementare ancora i volumi, consapevoli che siamo già passati dall’essere una ‘boutique’ a una realtà con numeri interessanti anche per il panorama nazionale”.

Quindi, il direttore ha annunciato investimenti per altri quattro milioni di euro entro il 2018.

“Quella della Centrale è una storia di successo”, ha detto il sindaco Del Bono, “negli ultimi tre anni quest’azienda ha prodotto l’utile più alto della sua storia e non credo sia casuale. Senza dimenticare il valore distribuito sul territorio. Il monicipio è convinto che quest’azienda debba continuare ad operare sotto il controllo pubblico, non intendiamo cedere la maggioranza e speriamo che le legislatori nazionali non facciano danni, soprattutto quando parliamo di realtà sane che producono utili”.

“La certezza è che non ci faremo sbranare da nessuno”, ha aggiunto Dusina con la dote di sintesi che lo contraddistingue.

Il libro di Luciano Costa per gli studenti in visita

Nell’occasione, la Centrale ha presentato anche la seconda edizione del libro dedicato alla storia dell’azienda, scritto da Luciano Costa, che verrà distribuito a tutte le scolaresche in visita all’impianto di via Lamarmora, una storica opportunità offerta da generazioni ai giovani studenti bresciani per i quali la visita alla Centrale è un classico.

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