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MILANO – Export brasiliano in forte calo durante il mese di luglio: secondo i dati di Cecafé – diffusi martedì 12 agosto – il Brasile ha esportato il mese scorso, il primo dell’annata brasiliana di raccolto 2025/26, 2.732.983 sacchi di caffè in tutte le forme, pari a un calo del 27,6% rispetto al dato record di 3.776.796 sacchi registrato a luglio 2024.
L’export di caffè verde è pari 2.445.245 sacchi, in flessione del 28,1%. Gli imbarchi di arabica sono inferiori del 20,6% a quelli dell’anno scorso e ammontano a 1.984.053; quelli di robusta crollano a 461.192 sacchi (-48,9%).

Negativo anche l’andamento delle vendite di caffè trasformato (in massima parte solubile), che diminuiscono del 23,6%, a 287.738 sacchi.
“Un calo degli imbarchi era già messo in preventivo, considerando che arrivavamo da un’annata record per l’export nel 2024, con scorte ridotte e un raccolto senza eccedenze, con un potenziale produttivo impatto (negativamente) dal clima” ha dichiarato Márcio Ferreira, presidente di Cecafé.
“Per quanto riguarda il fatturato continuiamo a cavalcare l’onda dei prezzi elevati sul mercato internazionale, che riflettono un equilibrio stretto tra offerta e domanda, forse persino un lieve deficit”.
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