giovedì 02 Maggio 2024
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Distribuzione automatica: stabiliti nuovi criteri minimi ambientali, +5 cent per i bicchieri monouso

Il fornitore del servizio potrebbe prevedere anche un sistema di raccolta monomateriale, rispetto a determinate tipologie di imballaggio: un esempio virtuoso è RiVending che riguarda il packaging in PS (bicchierini in plastica) e PET (bottiglie in plastica)

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MILANO – Nella Gazzetta Ufficiale numero 282 del 2 dicembre è stato pubblicato il decreto del 6 novembre – qui il testo completo -, con il quale il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha fissato i criteri minimi ambientali (CAM) che stabiliscono gli affidamenti pubblici per i servizi di ristoro, compresi quindi i distributori automatici e i bar, e la distribuzione di acqua di rete.

I CAM hanno l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale prodotto dal funzionamento dei servizi di ristoro, limitando l’uso di imballaggi, la produzione di rifiuti e i trasporti e al contempo incentivando la freschezza dei prodotti e una maggiore presenza di offerta biologica o legata al commercio equo solidale.

Promossi anche progetti di economia circolare e che prevedono un’ottimizzazione energetica.

CAM sui distributori automatici che servono caffè e bevande calde solubili

Meglio se collegati alla rete idrica e, per l’estrazione di caffè in grani, è preferibile che i distributori abbiamo incorporati i sistemi di trattamento dell’acqua e una campana dedicata – in caso sia doppia, dovranno garantire la presenza di un blend su due che sia biologico o inserito all’interno del circuito equosolidale, segnalando l’eventuale simbolo o certificazione che ne dimostri l’adesione (le iniziative sono Fairtrade, Labelling Organizations (FLO-cert), World Fair Trade Organization (WFTO) o certificata DTP114).

Essenziale è fornire la possibilità di scelta di aggiungere o meno lo zucchero da parte del consumatore, che potrà anche selezionare la quantità desiderata (il massimo consentito è di 4 grammi per bevanda). A questo proposito, un’altra novità che entrerà in vigore dal gennaio 2025: le bevande solubili dovranno contenere un massimo di zuccheri pari a 6 grammi per 100ml di prodotto – stessa quantità equivale per dolcificanti).

Una regola che riguarda i bicchieri monouso – quando si tratta di un distributore automatico di ultima generazione con sensore per rivelare una tazza riutilizzabile -: se si vuole impiegarli, si dovrà pagare un prezzo extra di 5 centesimi sulla bevanda erogata.

CAM, capitolo rifiuti

Le stazioni appaltanti devono garantire un corretto recupero dei diversi materiali: a questo scopo, è necessario pensare alla collocazione di contenitori appositi, presso le vending machine, destinati alla raccolta differenziata, naturalmente con la condivisione di istruzioni chiare riguardo al conferimento dei materiali di scarto.

Il fornitore del servizio potrebbe prevedere anche un sistema di raccolta monomateriale, rispetto a determinate tipologie di imballaggio: un esempio virtuoso è RiVending che riguarda il packaging in PS (bicchierini in plastica) e PET (bottiglie in plastica), ma la stazione appaltante potrebbe anche informarsi sulla possibilità di applicare sistemi di questo genere anche per altre tipologie di materiale.

I premi

Esistono dei parametri che prevedono l’assegnazione di premi a quelle stazioni appaltanti che trovino soluzioni più equilibrate tra qualità e prezzo per aggiudicarsi l’appalto stesso. Il punteggio in graduatoria potrebbe crescere grazie a dettagli come l’ecodesign dei distributori automatici.

Questo significa ad esempio che le componenti esposte ad usura o a malfunzionamenti sono riparabili e/o sostituibili, mentre quelle di ricambio sono facilmente accessibili o riproducibili.

I prodotti composti da materiali diversi devono facilmente essere separati per il riciclo.

Le parti realizzate in plastica devono esser caratterizzate da un contenuto di plastica riciclata complessiva almeno pari al 30%.

Le macchine sono impostate per ridurre i consumi energetici, di materia (esempio gli imballaggi) e/o altri impatti ambientali lungo il ciclo di vita. Ovviamente, anche la scelta di prodotti biologici, a filiera corta, o l’adozione di automezzi elettrici sono un plus che alzano il punteggio, insieme alla redazione di un report di sostenibilità aderente ai GRI Standards negli ultimi due anni.

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