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CAFFE’ RITAZZA WORLD BARISTA CHAMPIONSHIP – Il trionfo della svedese Louise Olsson

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BOLOGNA – Alla sfida mondiale tra i dipendenti di Caffe’ Ritazza si è imposta la svedese Louise Olsson che ha dimostrato il proprio talento servendo ai giudici quattro tazzine di caffè espresso, quattro cappuccini e una bevanda personalizzata a base di caffè per la cui preparazione la Barista svedese ha tratto ispirazione dalla ricetta della limonata al lampone della nonna. Con la vittoria del Caffè Ritazza World Barista Championship, Louise ha ricevuto un premio di 1.000 sterline.

Si sono classificati al secondo e al terzo posto, rispettivamente, Matteo Pavoni (di chiare origini italiane) del Caffè Ritazza della Euston Station di Londra e Kate Crozier che lavora alla caffetteria dell’aeroporto internazionale di Belfast.

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Il podio della sfida Ritazza a Bologna: al centro la vincitrice

Una menzione speciale per il miglior ingrediente utilizzato per la bevanda personalizzata, va a Miko Au di Hong Kong che ha vinto come premio l’occasione di visitare la sede dell’azienda produttrice dei sciroppi Monin di Bourges, in Francia.

Quest’anno, inoltre, il Gruppo SSP ha scelto di concludere il ciclo delle performance con una gara dedicata esclusivamente alla Latte art: Christodoulous Christodoulou è stato decretato il migliore è ha portato con sé a Cipro un set di attrezzature per la preparazione del caffè.

La vincitrice del Caffè Ritazza World Barista Championship, Louise Olsson, lavora presso la Stazione centrale di Stoccolma e ha iniziato a partecipare alla competizione, così come ai campionati nazionali in Svezia, tre anni fa. Ora la passione e lo studio impiegati hanno dato i loro frutti, ripagandola con questa vittoria.

Stuart Coombes, direttore internazionale di Caffè Ritazza, ricordando i cinque anni di vita del campionato, ha evidenziato la costante crescita delle competenze dei baristi che vi partecipano: “Di anno in anno si nota un miglioramento nella preparazione delle bevande, nella conoscenza del caffè e nella creatività che viene messa per l’ideazione del drink personalizzato. Tutto ciò testimonia la dedizione e l’entusiasmo del nostro team e dell’impegno assunto da Caffè Ritazza nella formazione di alta qualità che accompagna i baristi attraverso le diverse fasi della loro carriera”.

Commenti positivi e soddisfatti arrivano anche da Paul Meikle-Janney, a capo della giuria di esperti in forza del suo ruolo di Amministratore delegato di Coffee Community, una delle aziende più longeve specializzate nella formazione dei baristi e nella consulenza in materia di caffè.

“Nell’ambito delle competizioni tra baristi, l’enfasi è mutata nel corso degli anni. – sostiene Meikle-Janney – Qualche anno fa abbiamo assistito ad una grande attenzione verso le tecniche di Latte art mentre, più recentemente, si è resa evidente la valorizzazione del caffè in sé, comprese la conoscenza delle sue origini, delle differenti varietà e dei processi di lavorazione, e allo stesso modo la ricerca di bevande a base di caffè originale si fa più sofisticata”.

Maurizio Maccagnani de La Spaziale, che ha ospitato lo svolgimento del Caffè Ritazza World Barista Championship e fornito le macchine per caffè espresso professionali della gamma S5, si trova d’accordo con il panel di giudici nel riconoscere l’importanza dell’attività di Caffè Ritazza volta a portare il mercato del caffè ai massimi livelli.

“Ogni anno il campionato mondiale baristi di Caffè Ritazza rappresenta per noi de La Spaziale un momento di gratificazione, perché consacra l’ormai stretta collaborazione con Caffè Ritazza e con il Gruppo SSP e prosegue nella diffusione della filosofia che condividiamo”, afferma Maccagnani, sottolineando che iniziative come questa portano ad altissimi standard l’arte del caffè di qualità.

La scheda sintetica della macchina usata per la sfida: S5 EK
Durante la competizione è stata fornita la S5 EK, una macchina tradizionale per caffè espresso elettronica e con dosatura programmabile. Presente sul mercato dal 2005, ad oggi è la macchina per espresso La Spaziale più apprezzata dai clienti. Si distingue per il controllo elettronico della temperatura, segnalata da un pannello a led che consente al barista di sapere sempre e facilmente la temperatura della caldaia e di regolarla in qualsiasi momento.

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La Spaziale S5, la macchina professionale usata durante la sfida

Il controllo elettronico della temperatura si rivela essenziale anche perché permette un’ottimale e finissima regolazione della temperatura di lavoro della macchina in base alla miscela utilizzata, per un perfetto controllo dell’estrazione del caffè.

La versione che è stata usata in gara è una tre gruppi T.A. (Take Away), ovvero una macchina con i gruppi rialzati (16 cm di distanza tra beccuccio e bacinella) e cassettini estraibili: questo consente ai baristi la possibilità di erogare caffè e cappuccini perfetti sia in tazza che nei bicchieri alti in carta per il take away, modalità di consumo tanto amata all’estero. Inoltre, tutte le S5 sono dotate di una levetta, anziché una manopola, per il vapore: questa caratteristica è molto apprezzata dai baristi che possono meglio dosare la quantità di vapore necessario durante la montatura del latte per il cappuccino.

Come tutte le macchine per caffè La Spaziale, anche la S5 presenta lo speciale sistema di scambio termico tra caldaia e gruppo erogazione caffè con circolazione a vapore invece che ad acqua. Questa tecnologia, brevettata nel 1970, rende uniche tutte le macchine La Spaziale e garantisce:
• elevato rendimento della macchina, con grande risparmio energetico
• massima stabilità termica del gruppo

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