giovedì 30 Ottobre 2025

Caffè Quadri di Venezia celebra 250 anni con la nuova collezione di porcellane

Nasce così 510, una collezione che interpreta i decori storici recuperati negli archivi della manifattura con uno sguardo contemporaneo, frutto della collaborazione tra Antonio Tognana e i fratelli Alajmo, alla guida del Gran Caffè & Ristorante Quadri dal 2011

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Una collezione per festeggiare due anniversari importanti: i 250 anni del Quadri, ora gestito dai fratelli Alajmo, e i 260 della Geminiano Gozzi, storica manifattura di porcellana passata sotto il controllo dalla famiglia Tognana.

Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Martina Liverani per La Repubblica.

Il caffè e la porcellana insieme

VENEZIA – Nella brulicante Venezia della seconda metà del Settecento, piena di incontri e opportunità, iniziano le storie di Giorgio Quadri e di Geminiano Cozzi. Due imprenditori lungimiranti che per primi hanno intuito le potenzialità di due prodotti all’epoca di gran moda, destinati a un futuro glorioso: il caffè e la porcellana.

Oggi, per festeggiare gli anniversari rispettivamente di 250 anni dall’apertura del Caffè Quadri e 260 anni della fondazione della manifattura di porcellane veneziana, queste due storie si incontrano nel segno di Massimiliano Alajmo che ha realizzato insieme a Tognana, che detiene il marchio Geminiano Cozzi, una linea di porcellane per la tavola che omaggia i decori e lo spirito dell’epoca.

Nasce così 510, una collezione che interpreta i decori storici recuperati negli archivi della manifattura con uno sguardo contemporaneo, frutto della collaborazione tra Antonio Tognana e i fratelli Alajmo, alla guida del Gran Caffè & Ristorante Quadri dal 2011. “È un incontro tra visione contemporanea e radici storiche – ha spiegato Raffaele Alajmo alla presentazione della collezione – che prende forma sulla linea Burano, in bone China, caratterizzata da linee delicate e profili leggermente smerlati”.

All’interno della collezione, tre decori storici di Geminiano Cozzi emergono solo su metà superficie, lasciando l’altra parte bianca e intatta, come consumata dal tempo.

I decori sono i classici Leon Rosso, un leone rampante simbolo araldico di una famiglia vicentina; il Feston Blu, una fascia blu cobalto, orlata di oro, ne disegna i bordi, impreziosita da fiori stilizzati, rintracciato negli archivi di fabbrica con il nome Blò e Oro; e Chinesi Fiori Finiti, con un motivo floreale d’ispirazione Imari, che testimonia la fascinazione per l’Oriente dell’epoca, intrecciato con le celebri carpe Koi con i baffi, simbolo di buona fortuna.

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