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martedì 10 Dicembre 2024
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Cacao, raccolta in deficit per 462mila tonnellate: i valori più bassi degli ultimi 45 anni a causa dei cambiamenti climatici

Il presidente di Sima Alessandro Miani: “Alla base dell’impennata dei prezzi di alcune materie prime vi sono i cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro pianeta. Periodi di siccità prolungata, incremento delle temperature medie associate a improvvise e intense precipitazioni, alterano profondamente l’ambiente e il territorio, decimando le produzioni agricole con effetti a cascata sull’offerta di alcune materie e, di conseguenza, sui prezzi al dettaglio”

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La Società italiana di medicina ambientale parla di produzioni decimate da siccità prolungata, aumento temperature medie e precipitazioni eccezionali. La raccolta di cacao è in deficit per 462.000 tonnellate, i valori più bassi degli ultimi 45 anni. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale foodweb.

L’impatto dei cambiamenti climatici sul cacao

MILANO – I cambiamenti climatici incidono su ambiente e territorio in modo ormai così devastante da avere effetti anche sui prezzi al dettaglio dei prodotti alimentari, e anche a migliaia di chilometri di distanza rispetto ai luoghi interessati dai fenomeni meteorologici.

Lo afferma la Società italiana di medicina ambientale (Sima) intervenendo sulla crisi del cacao che ha portato ad un record delle quotazioni internazionali.

“Alla base dell’impennata dei prezzi di alcune materie prime vi sono i cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro pianeta”, spiega il presidente di Sima Alessandro Miani. “Periodi di siccità prolungata, incremento delle temperature medie associate a improvvise e intense precipitazioni, alterano profondamente l’ambiente e il territorio, decimando le produzioni agricole con effetti a cascata sull’offerta di alcune materie e, di conseguenza, sui prezzi al dettaglio”.

Questo è esattamente ciò che sta avvenendo in alcuni dei principali paesi produttori di cacao, come il Ghana e la Costa d’Avorio, che secondo le stime dell’Organizzazione internazionale del cacao rappresentano da soli il 60% della produzione globale.

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