domenica 24 Marzo 2024
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Finanza a B. Arsizio: multa da 500 € per un espresso offerto a due disoccupati

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BUSTO ARSIZIO (Varese) – Anche da una storia triste può scaturire una lezione di dignità e senso del dovere . È accaduto a Busto Arsizio, dove la cooperativa 3B, che gestisce il Bistrot del teatro Sociale Delia Cajelli, si è vista notificare una multa di 500 euro più Iva, per un caffè offerto gratis a due persone in difficoltà senza che il barista battesse il relativo scontrino. A riferire della vicenda è Il Giorno.

Scrive il quotidiano:

“La mattina del 20 febbraio 2018, due agenti della Guardia di finanza di Busto Arsizio, dopo aver identificato i due ragazzi, sono entrati nel locale chiedendo delucidazioni. Abbiamo spiegato loro la situazione e ci è stato redatto un verbale che attestava la mancata emissione dello scontrino per un importo di due euro. Non vi erano segnalate contestazioni né sanzioni. Oggi riceviamo un verbale che riporta una sanzione di 500 euro per aver aiutato, anche se con un piccolo gesto, due persone in quel momento in difficoltà”.

3B si occupa dell’inserimento lavorativo di svantaggiati sociali in molteplici attività, tra le quali la gestione del bar del teatro, la manutenzione del verde in alcuni parchi cittadini e, a breve, la gestione di una ciclofficina in un locale confiscato alla mafia. Una realtà meritoria, con un ruolo attivo sul territorio.

Il fatto ha suscitato da subito le reazioni indignate sul web. La cooperativa aveva pensato inizialmente di impugnare la sanzione. Ma i suoi responsabili – dopo averci pensato un po’ su – hanno deciso di seguire una strada diversa. Dando così una pacata lezione di civismo sulla quale tutti dovrebbero riflettere, comprese le istituzioni.

Ringraziamo la GdF

A nome della cooperativa, Fabio Boscacci ha tenuto addirittura a ringraziare la GdF. “Lo faccio in maniera sincera” ha dichiarato. E ha aggiunto: “Tra i compiti di una cooperativa come la nostra ci deve essere anche l’educazione alla legalità e al rispetto delle regole. Perché lavoriamo con detenuti ed ex detenuti. Per questo voglio sottolineare che non ce l’ho affatto con i finanzieri che hanno redatto il verbale. Hanno semplicemente fatto il loro lavoro. Tra l’altro la sanzione è stata decisa dall’Agenzia delle Entrate e non dai militari”.

Rimane la pena pecuniaria da pagare, che anche ridotta dei due terzi rimane un onere non da poco: “Per noi anche 170 euro sono una bella somma. Per questo organizzeremo una piccola festa per raccogliere i fondi necessari a coprire il costo della multa. Tutti coloro che ci vogliono bene sono invitati.”

E così, anche una storia triste, si conclude con un lieto fine.

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