giovedì 09 Maggio 2024
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Gianfranco Brumen sulle capsule additivate: “Sbagliato dire siano biodegradabili”

L'esperto: "Precisamente le plastiche additivate non sono ancora considerate compostabili in quanto la normativa italiana attualmente in vigore (DLgs 03/04/2006 n.153 e DM del 02/05/2006) impedisce lo smaltimento nell’organico destinato al compostaggio di qualsivoglia rifiuto che non superi il protocollo sopra citato"

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MILANO – Gianfranco Brumen ci ha mandato questa sua ulteriore precisazione dopo aver letto la risposta del tecnico di Tazza d’Oro sull’argomento della sostenibilità delle capsule additivate. Chi volesse intervenire sull’argomento può inviare le proprie opinioni a info@comunicaffe.com.

La risposta di Gianfranco Brumen

“Ho apprezzato l’approfondita spiegazione tecnico-giuridica del signor Broglio, adatta per gli specialisti del settore, e con cui concordo, ma rimane sempre il problema sollevato dal comune di Capannori: la diversità dei tempi di biodegradabilità delle capsule in plastica additivata e del rifiuto umido.

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Infatti per le capsule in plastica additivata ci vogliono dei tempi di circa 3-5 anni (cfr. nota tecnica Caffè Meseta), mentre l’umido deve essere biodegradabile al 90% in 180 giorni per soddisfare il protocollo UNI EN 13432:2002.

Precisamente le plastiche additivate non sono ancora considerate compostabili in quanto la normativa italiana attualmente in vigore (DLgs 03/04/2006 n.153 e DM del 02/05/2006) impedisce lo smaltimento nell’organico destinato al compostaggio di qualsivoglia rifiuto che non superi il protocollo sopra citato.

Il mio intervento era volto a far comprendere a tutti che la capsula biodegradabile non è smaltibile nell’umido, e purtroppo, in carenza di normativa, deve essere smaltita nell’indifferenziato, anche se poi in discarica o in eventuali impianti di compostaggio particolari, comporterà dei vantaggi per l’ambiente biodegradandosi in circa 3-5 anni contro la persistenza delle plastiche normali non additivate che in alcuni casi è calcolata fino a un migliaio di anni.”

Chi è Gianfranco Brumen, Coffee technology senior consultant

Gianfranco Brumen, laureato in chimica, con ultratrentennale esperienza aziendale, è stato dirigente responsabile qualità in illycaffè, sviluppando il Sistema Qualità aziendale e coordinando e mantenendo le certificazioni di prodotto, di qualità ed ambientale.

Oltre che profondo conoscitore della materia prima e dei relativi processi, ha curato anche la parte tecnico-normativa. Attualmente opera come consulente nel settore del caffè ed è perito iscritto alla Camera di Commercio di Trieste sempre per il medesimo settore. Ha operato anche come consulente tecnico sia per il tribunale che come perito di parte.

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