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MILANO – Produzione del Brasile in lieve ripresa nel 2025/26 (luglio/giugno), a 65 milioni di sacchi: questa la previsione del nuovo report del servizio informativo estero (Fas) del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (Usda) diffuso lunedì 19 maggio. La stima è, grosso modo, in linea con quelle di buona parte degli analisti del settore privato, ma supera di oltre 9 milioni di sacchi quella ufficiale diffusa da Conab un paio di settimane fa.
Gli esperti statunitensi hanno anche rivisto al ribasso la stima per la produzione nell’annata di raccolto 2024/25 portandola a 64,7 milioni di sacchi, contro i 66,4 milioni di cui al report semestrale del dicembre scorso.
Il raccolto 2024/25 di arabica è stimato ora in 43,7 milioni (45,4 nella stima di dicembre), mentre la stima sulla produzione di robusta è rimasta invariata a 21 milioni.
Tornando al raccolto 2025/26 del Brasile, il report prevede una produzione di arabica in ulteriore calo a 40,9 milioni e una produzione di robusta ancora in crescita a un nuovo massimo storico di 24,1 milioni
Le scorte finali crolleranno a 640 mila sacchi a giugno 2025, per risalire a 1,685 milioni a giugno 2026.
Il calo produttivo degli arabica è attribuito – oltre che ai noti fattori ciclici – alla lunga siccità dell’anno scorso, all’ulteriore periodo di tempo secco e caldo occorso, quest’anno, tra febbraio e marzo, nonché al regime irregolare che ha caratterizzato a lungo le precipitazioni.
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