giovedì 03 Ottobre 2024

BRASILE – Tramonta l’ipotesi di un raccolto da record

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MILANO – Supersafra, ovvero un “super raccolto” brasiliano da record, ampiamente al di sopra dei 50 milioni di sacchi, superiore addirittura, nelle previsioni più ottimistiche, ai 60 milioni. Questo lo scenario dominante, nelle previsioni degli addetti ai lavori, sino a poche settimane fa.

Dopo aver scontato uno straordinario raccolto 2013/14 (il più abbondante di sempre per un anno negativo), il mercato si preparava a fare i conti con una nuova annata brasiliana da primato, con riflessi già visibili sui prezzi.

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Poi, a gennaio, il repentino cambio di prospettiva, con le previsioni di Volcafe e la prima stima Conab, cui sono seguite le frettolose correzioni di alcuni analisti.

Abbastanza per far risalire l’Ice, in meno di 10 giorni, in area 120 centesimi, a livelli di prezzo mai raggiunti dalla scorsa estate.

Nulla di drammatico, specie se si considera che il caffè arabica è tra le commodity che hanno perso di più nell’arco del 2013.

Ma è palpabile il profilarsi di un diverso sentiment di mercato.

Va premesso che le stime vanno prese, in questa fase, con ampio beneficio di inventario e che il loro margine di approssimazione è ancora notevole.

Ma al di là delle cifre – sempre fortemente divergenti nel caso del Brasile – conta soprattutto il trend: il prossimo raccolto sarà superiore, uguale o inferiore a quello dell’anno scorso?

E ancora, quanto incideranno le inversioni di ciclo, i diminuiti investimenti e le pratiche agricole drastiche?

In primo luogo, non tutte le previsioni sono pessimistiche.

Ecom

Confutando i numeri di Volcafe, un altro gigante svizzero, Ecom Agroindustrial Corp. ha affermato, la settimana scorsa, che il raccolto 2014/15 supererà di almeno il 15% quello precedente assestandosi al di sopra dei 60 milioni di sacchi.

“Tutto procede per il meglio, con condizioni di pioggia e insolazione ideali per lo sviluppo del raccolto – ha dichiarato in un’intervista Jorge Esteve, vice presidente di Empresa Interagricola, società appartenente al gruppo Ecom – Le aree colpite dalla siccità durante il periodo della fioritura, compresi gli stati di Bahia e Rondônia, si stanno riprendendo”.

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Ottimista anche Exportadora de Cafe Guaxupé, uno dei più massimi esportatori del Brasile. Secondo il direttore commerciale João Carlos Hopp Jr., il raccolto crescerà a 58 milioni di sacchi, dai 55 milioni dell’anno scorso.

Le operazioni agronomiche si stanno svolgendo con le tempistiche consuete – ha dichiarato Hopp in un’intervista aggiungendo che la siccità di dicembre ha colpito soprattutto le aree di più minore altitudine e che l’umidità del suolo si reintegrerà nei prossimi mesi.

Attenzione però al diminuito utilizzo dei fertilizzanti – dovuto ai prezzi in calo – che potrebbe avere conseguenze sui raccolti successivi.

Terra-forte

Al termine di un’accurata indagine sul campo, Terra Forte, un altro importante esportatore, è giunto, invece, alla conclusione che il raccolto 2014/15 sarà, più o meno, uguale a quello del 2013/14: 53,7 milioni di sacchi, contro 53,3 milioni l’anno passato.

“La nostra teoria si sta gradualmente avverando – scrive Terra Forte in un report – il picco produttivo avrebbe dovuto essere raggiunto nel 2012/13, ma così non è stato. Poi, nel 2013/14, abbiamo avuto una produzione molto abbondante, anche in ragione dell’esito non completamente positivo dell’annata precedente.

Nel 2014/15 avremo di nuovo un raccolto buono, ma non eccezionale, che risentirà, per l’appunto, del raccolto 2013/14, particolarmente ampio, per un’annata negativa.

In altri termini assistiamo a una sorta di inversione di ciclo. Dovuta a fattori meteorologici, ma anche alla volontà dei coltivatori di limitare gli sbalzi di produzione, tra un’annata e l’altra.

Abbiamo anche osservato che i produttori hanno diminuito le cure agricole, fatto questo che potrebbe ripercuotersi sulle dimensioni dei chicchi riducendo le rese. Rileviamo infine una più elevata incidenza degli interventi di potatura – più o meno drastica (esquelatamento) – in tutte le regioni.

La nostra stima è dunque di 53,7 milioni di sacchi, ma con un ampio margine di correzione al ribasso. Al momento, l’ipotesi più attendibile si colloca in un range tra i 52 e i 54 milioni. Non si prospetta dunque alcun raccolto da record.”

cooparaiso

A una valutazione analoga giunge anche il gigante cooperativo Cooparaiso, operante nel Minas Gerais. Secondo il vice presidente esecutivo José Rogerio Lara, la produzione complessiva degli associati raggiungerà, quest’anno, i 3 milioni di sacchi, pressoché invariata rispetto all’anno scorso.

“Dalla nostra esperienza nel Minas meridionale possiamo affermare che il raccolto non sarà eccezionale, come qualcuno aveva immaginato all’inizio – ha dichiarato Lara – Veniamo da due abbondanti raccolti consecutivi e sarà difficile ripetersi agli stessi livelli, vista la stanchezza delle piante”.

Anche Cooparaiso ha osservato l’intensificarsi delle potature e i ridotti investimenti dei produttori dovuti alla forte flessione dei prezzi.

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