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MILANO – Conab rifà i conti e guarda ora con maggiore ottimismo alla produzione di quest’anno del Brasile, prevista addirittura in crescita rispetto all’anno scorso, nonostante la ciclicità negativa degli arabica e l’impatto del clima. Nel suo secondo report ufficiale per l’annata 2025/26 – presentato alla stampa nella mattinata di ieri, martedì 6 maggio 2025 – l’agenzia specializzata del ministero dell’agricoltura di Brasilia stima ora il nuovo raccolto in 55,7 milioni di sacchi, in crescita del 2,7% rispetto al 2024/25, nonostante una contrazione della superficie produttiva dell’1,4%, a 1,86 milioni di ettari.
Questa seconda stima supera di quasi 3,9 milioni la prima, diffusa a gennaio, che aveva ipotizzato una produzione di 51,81 milioni.
La correzione al rialzo da parte di Conab è abbastanza sorprendente, se si considera il mood – prevalentemente negativo – che aveva accompagnato le valutazioni degli analisti del settore privato e del commercio in queste ultime settimane.
Perché le prospettive appaiono migliorate anche sul fronte degli arabica, dove il ricorrere di un’annata negativa del ciclo biennale e lo sfavorevole andamento climatico avevano indotto al pessimismo.
Per i robusta sarà addirittura un’annata record, con produzione e produttività a livelli mai visti, a fronte di un’area produttiva addirittura in lieve calo (-0,3%)
Ma andiamo con ordine. Il raccolto di arabica è stimato in 36,98 milioni di sacchi, in flessione del 6,6% rispetto all’anno scorso. La produttività media sarà di 24,9 sacchi/ha (-5,1%).
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