giovedì 02 Maggio 2024
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Big dell’industria sottoscrivono MoU per la sostenibilità del caffè in Karnataka, India

Idh ha promosso la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MoU), che sancisce l’impegno a favore dell’agricoltura rigenerativa, del miglioramento delle condizioni di vita dei piccoli produttori e che vuole inoltre raccogliere le sfide poste dal mutamento climatico al settore del caffè in India. Tra i sottoscrittori del MoU: Hindustan Unilever Limited, Sucden, Ecom, Tata Coffee e NKG. Il progetto ha anche il sostegno del Coffee Board of India, l’ente parastatale che sovrintende all’intero settore del caffè del subcontinente

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MILANO – Alcuni tra i big dell’industria mondiale scendono in campo per cambiare la filiera del caffè in Karnataka, stato dal quale proviene il 70% circa della produzione indiana. Regista dell’operazione è Idh – The Sustainable Trade Initiative, un’iniziativa collaborativa che coinvolge settore privato, ong e il governo olandese, con l’obiettivo di far progredire l’approvvigionamento sostenibile conformemente agli obiettivi di sviluppo del millennio dell’Onu, nonché di supportare la sostenibilità ambientale e il commercio equo.

Idh ha promosso la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MoU), che sancisce l’impegno a favore dell’agricoltura rigenerativa, del miglioramento delle condizioni di vita dei piccoli produttori e che vuole inoltre raccogliere le sfide poste dal mutamento climatico al settore del caffè in India.

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Tra i sottoscrittori del MoU: Hindustan Unilever Limited, Sucden, Ecom, Tata Coffee e NKG. Il progetto ha anche il sostegno del Coffee Board of India, l’ente parastatale che sovrintende all’intero settore del caffè del subcontinente.

I soggetti aderenti hanno deciso di coordinare i loro sforzi nel raggiungere la resilienza climatica, accrescere i redditi dei piccoli coltivatori, ridurre le emissioni di gas serra derivanti dall’attività agricola, con l’obiettivo di arrivare a basse o zero emissioni di co2.

La firma del MoU è avvenuta in un evento ufficiale, che ha visto la presenza del primo ministro olandese Mark Rutte.

Il MoU delinea una visione condivisa e una serie di obiettivi in aree quali: l’adozione di soluzioni basate sulla natura volte a proteggere e arricchire la biodiversità, la promozione di pratiche agricole sostenibili a basse emissioni di carbonio, il miglioramento delle condizioni economiche dei produttori in un quadro collaborativo.

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