martedì 16 Aprile 2024
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Anna Caffè: il progetto della filiera sostenibile nella sede dei consumatori Adusbef

“Il caffè socialmente responsabile di Anna Caffè alla sede nazionale di Adusbef: quando una tazzina migliora davvero la vita delle persone”. Un’importante operazione a livello di responsabilità sociale per divulgare la cultura del caffè di qualità al consumatore

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MILANO – Dal mese di gennaio 2020 nella sede romana dell’associazione dei consumatori
Adusbef, dipendenti e ospiti possono degustare il caffè socialmente responsabile di Anna
Caffè. Impresa sociale con sede a Borgo San Lorenzo (in provincia di Firenze), quale atto di sensibilizzazione di propri collaboratori e associati sull’importanza di consumare un caffè “buono” da tutti i punti di vista.

Nella giornata di mercoledì 22 gennaio il caffesperto Andrej Godina insieme al presidente dell’associazione, l’avvocato Antonio Tanza, hanno presentato ufficialmente il progetto. Raccontando una storia che viene da lontano ma che ci riguarda tutti,
ogni giorno.

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Anna Caffè va avanti per la sostenibilità della filiera

“L’incontro con Anna Caffè è avvenuto tramite un assaggio: ho capito subito che aveva qualcosa di speciale – ha detto Antonio Tanza, presidente di Adusbef – È un ottimo caffè che fa bene al cuore oltre che al palato, perché i profitti sono distribuiti in maniera equa al produttore e dà lavoro anche a persone in situazione di svantaggio sociale. Da qui la decisione di cambiare marchio di caffè”.

Anna Caffè produce caffè acquistato esclusivamente da piantagioni che rispettano i canoni di una equa responsabilità sociale nei confronti dei contadini e lavoratori

Il tavolo degli assaggi

E che allo stesso tempo rispetta la classificazione qualitativa della Specialty Coffee Association. I caffè specialty acquistati provengono dall’Honduras – da finca Rio Colorado ed El Salvador – finca El Cerro.

Matteo Tagliaferri, Presidente dell’impresa sociale: “Anna Caffè è un’impresa sociale che
produce e vende caffè di alta qualità perseguendo l’obiettivo primario di applicare criteri di responsabilità sociale, in Italia e nei paesi produttori: in Italia il caffè viene confezionato da persone svantaggiate inserite nel progetto Articolo1 della Cooperativa sociale Convoi (socia fondatrice di Anna Caffè) a Scarperia. Mentre nei paesi produttori noi acquistiamo soltanto da piantagioni che praticano una agricoltura sostenibile a livello ambientale e che offrono un giusto trattamento economico ai coltivatori e raccoglitori.”

Il caffè è la più importante merceologia al mondo scambiata per valore nelle borse merci

Ed è il principale mezzo di sostentamento per oltre 130 milioni di coltivatori spersi sulla fascia tropicale di tutto il globo. Nella maggior parte dei casi trattasi di piccoli produttori con piantagioni a conduzione familiare che sono stretti nella morsa dei debiti a causa di un prezzo pagato per la loro produzione troppo basso e non sufficiente a garantire uno stile di vita degno.

La situazione economica dei piccoli coltivatori di caffè è oggi messa a rischio da un
livello generale dei prezzi del caffè verde assolutamente troppo basso. Andrej Godina,
presidente di Umami Area Honduras, azienda produttrice del caffè finca Rio Colorado:

“Oggi, se noi vendessimo il caffè prodotto nella nostra piantagione al prezzo di mercato fissato dalla borsa perderemmo dei soldi, cioè non riusciremmo nemmeno a coprirne i costi. Questa situazione perdura ormai da due anni e in particolare in Honduras ha messo in ginocchio migliaia di piccoli produttori che sono stati costretti ad indebitarsi con le banche o ad abbandonare la loro terra e tentare l’espatrio illegale negli Usa o in Europa.

Oggi prendere un caffè al bar o in supermercato è spesso un atto di ingiustizia sociale che impoverisce i coltivatori che lo hanno prodotto. Spero vivamente che quest’azione dell’Adusbef possa sensibilizzare i suoi associati e aiutare a creare una maggiore consapevolezza del consumatore che è importante bere un caffè di qualità e che piace ma che sia anche socialmente responsabile”.

Nel corso dell’incontro c’è stata anche la presentazione del volume “Zero Caffè – Il diritto alla felicità” scritto da Andrej Godina e Sandro Bonacchi, edito da Edizioni Medicea Firenze

Il primo saggio che descrive minuziosamente il lungo viaggio che il chicco di caffè percorre dalla pianta alla tazzina. Il volume, rivolto al consumatore di caffè, permette al lettore di fare un percorso di informazione per acquisire una maggiore consapevolezza della filiera di produzione. E di come questa, il più delle volte, non sia giusta ed equa nei confronti del coltivatore.

Un vero strumento di divulgazione per conoscere questo mondo e provare a
cambiarlo, partendo da una semplice tazzina di caffè.

www.annacaffe.org
Adusbef – sede nazionale
via Bachelet 12
00185 Roma

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