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MILANO – Andrea Illy a 360 gradi sui mercati mondiali, i dazi e il futuro sostenibile del caffè, in un’intervista concessa al programma di Bloomberg Television “The Pulse”, condotto dalla giornalista Francine Lacqua, di cui riportiamo i passaggi salienti. Avevamo previsto un calo dei prezzi – esordisce nell’intervista il presidente di illycaffè S.p.A. – e così è stato. Il rally era legato esclusivamente a fattori speculativi: ora si delinea addirittura la possibilità di un lieve surplus per l’annata in corso.
E le previsioni parlano di una consistente eccedenza produttiva per gli anni a venire: nuove piantagioni entreranno in produzione, le aree coltivate si espanderanno, si ricostituiranno le scorte e vari paesi stanno producendo più del previsto.
È tipico: ogni volta che i prezzi raggiungono un picco, poi la produzione vola.
Da parte nostra abbiamo limitato i rincari, per cui abbiamo mantenuto i nostri volumi accrescendo la share di mercato: ci sarà dunque una compensazione tra costi, margini e il costo del caffè verde, che nel frattempo sta andando in una direzione positiva.
Questo cambia il vostro outlook?
Devo dire che, all’inizio, ero preoccupato. Ciò dopo aver compiuto uno studio sul campo, facendo un lungo viaggio nelle aree del Minas Gerais, dove è coltivato il 50% del caffè brasiliano e il 20% del caffè di tutto il mondo.
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