mercoledì 10 Aprile 2024
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Anche grandi bar e farmacie interessati dallo sciopero del 6 maggio

Indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti Uil, riguarda 1,5 milioni di lavoratori senza rinnovo da 3 anni

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I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti Uil hanno indetto per il 6 maggio prossimo lo sciopero intersettoriale nel terziario per l’intero turno di lavoro con presidi e mobilitazioni a livello locale “contro lo stallo negoziale e l’atteggiamento dilatorio delle associazioni datoriali di settore – Federturismo/Aica/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Aci (Alleanza Cooperative Italiane), Anip-Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi, Fnip Confcommercio”, spiega una nota sindacale unitaria.

“Sono un milione e mezzo i lavoratori del turismo dei comparti industria turistica, pubblici esercizi, agenzie di viaggio, ristorazione collettiva, delle imprese di pulizia strutturate, delle farmacie private e del comparto termale in attesa dei rinnovi contrattuali in media da più di tre anni”, aggiungono i sindacati.

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“Nella migliore delle ipotesi i lavoratori aspettano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro da tre anni, nella peggiore da sei – stigmatizzano le quattro sigle – In tutto questo tempo le controparti datoriali, hanno con diversi accenti e modalità, cercato di negare il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro subordinandone il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative”.

“Sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti, professionisti cui spesso ci rivolgiamo per soddisfare bisogni imprescindibili, per necessità connesse alla salute, per servizi fondamentali nella nostra vita quotidiana”, si legge nella nota sindacale.

“Operano in settori strategici per l’economia del nostro paese, che rappresentano una componente rilevante del Pil Italiano come il turismo e il sistema degli appalti; svolgono lavori importanti come ad esempio la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali nonché prestazioni attinenti la salute delle persone”, conclude la nota.

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