martedì 19 Marzo 2024
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Alessandro Galtieri al talk di Comunicaffè di Sigep: “La digitalizzazione è indispensabile per lo sviluppo della filiera”

L'esperto del chicco: "La digitalizzazione consente di velocizzare un processo molto lento: la pianta del caffè è un albero che richiede tempo per dare luce alle nuove generazioni. La tecnologia ci permette di raccogliere i semi e spargerli in diverse aree del mondo, creando un database molto ampio"

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Ecco l’intervento integrale che Alessandro Galtieri, trainer, campione brewer, scrittore di apprezzatissimi manuali per baristi e coffee lovers, ha tenuto al convegno Sigep sul tema “La cultura del caffè alla luce della sostenibilità e della digitalizzazione” organizzato da Comunicaffè e Comunicaffe International a Vision Plaza del Sigep sul futuro della nostra filiera.

La digitalizzazione nel mondo del caffè

di Alessandro Galtieri

RIMINI – “Non ho veramente un messaggio da portare ma più che altro un’esperienza sulla cultura e la digitalizzazione. Nel 1994 ho acquistato il mio bar e da subito, perché quando comincio a fare una cosa la voglio fare bene, mi sono informato sul prodotto principale della mia attività, ovvero, il caffè. Ho notato che praticamente impossibile ottenerne.

Speravo di ottenere maggiori informazioni da chi mi riforniva, ma l’unica cosa che ricevevo come descrizione era “Sono le migliori Arabiche”: un muro di gomma contro cui continuavo a sbattere.

Non c’era ancora internet, che sarebbe arrivato verso la fine degli anni ‘90: credo che oggi, chi si avvicina a questo mondo, abbia a disposizione quasi un eccesso di queste informazioni, persino estremamente specifiche: si parla di porosità, fluido dinamica, chimica dell’acqua, anche tra chi non è un barista.

Questo è un grande bene e tali nozioni vanno ovviamente convogliate per diffondere una cultura più solida. Ma possiamo dire che oggi esiste un accesso alle informazioni più grande e questo è positivo.

Per quanto riguarda la sostenibilità e le tecnologie sulla filiera, penso che la più importante siano proprio quelle dirette sulla pianta del caffè. Fondamentale è oggi creare dei ceppi resistenti e produttivi che possano poi esser sviluppati in futuro. È uno dei progetti per i quali è nata la World Coffee Events, organizzazione no profit finanziata anche da Sca, che si è impegnata a studiare il dna e l’agronomia utili a realizzare nuove piante.

La digitalizzazione consente in questo caso di velocizzare un processo molto lento: la pianta del caffè è un albero che richiede tempo per dare luce alle nuove generazioni. La tecnologia ci permette di raccogliere i semi e spargerli in diverse aree del mondo, creando un database molto ampio.

Lo stesso vale anche per l’assaggio e la qualità: digitalizzare la mole di informazioni raccolte da tutte le aziende che hanno contribuito a questo progetto, significa avere a disposizione una banca dati di estremo valore.”

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