Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
MILANO – L’incertezza degli scenari attuali e il calo della fiducia dei consumatori non impattano negativamente i consumi Usa di caffè specialty, che costituiscono anzi un driver per l’intero mercato di oltreoceano. Così il 2025 National Coffee Data Trends (Ncdt) – Spring Report, realizzato dalla National Coffee Association (Nca) in collaborazione con la Sca, di cui abbiamo già anticipato i dati salienti.
L’indagine è stata svolta lo scorso gennaio ed è la prima delle due in programma per quest’anno. La seconda (Fall Edition) sarà diffusa in autunno, in base a una nuova ricerca sul campo in corso in questo momento.
Cheryl Hung – vice presidente di Dig Insights, la società di ricerche di mercato che ha condotto l’indagine – ha tenuto ieri (mercoledì 25 giugno) un webinar nel quale ha messo in luce alcune interessanti considerazioni emerse durante la preparazione del report.
È utile iniziare con una precisazione relativa alla definizione di caffè specialty
Ai fini dell’indagine si considera infatti come specialty “un caffè o un’esperienza di consumo a cui si riconoscano degli attributi distintivi, che si traducono in un valore più elevato nell’ambito del mercato”: un concetto, dunque, decisamente più sfumato, a fronte di altre definizioni molto più specifiche e oggettive.
Hung ha messo da subito sotto la lente il sentiment dei consumatori, dal quale giungono comunque, segnali ottimistici.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.