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MILANO – Sebastião Salgado, uno dei fotografi più illustri che ha immortalato l’età moderna tra questo secolo e il precedente, è morto all’età di 81 anni a causa di una leucemia. L’artista, nell’Olimpo della fotografia insieme ad altri grandi tra cui Robert Capa, Henri Cartier Bresson e Robert Frank, ha avuto una carriera lunga più di mezzo secolo collaborando da principio con l’agenzia Gamma e, solo dal 1979, con Magnum, visitando oltre 100 Paesi.
Con uno stile inconfondibile caratterizzato da immagini in bianco e nero, Sebastião Salgado ha documentato e fotografato le comunità meno avvantaggiate economicamente e socialmente tra cui i lavoratori nelle piantagioni di caffè.
Il legame con il chicco ha segnato l’artista sin dalla nascita proprio nello stato del Minas Gerais, la regione dove si concentra la produzione del caffè in Brasile.
La stessa illycaffè ha collaborato con Salgado che, proprio per conto dell’azienda triestina, ha intrapreso un lungo e affascinante viaggio fotografico tra Brasile, India, Etiopia, Guatemala, Colombia, Costa Rica e El Salvador, alla ricerca delle radici della cultura del caffè.
Le fotografie dell’artista sono state esposte in un padiglione speciale, Coffee Cluster, allestito in occasione di Expo 2015 (ne abbiamo parlato qui).
Il volume Profumo di Sogno, pubblicato da Contrasto Books, presenta il lavoro portato avanti da Sebastião Salgado dal 2002 al 2015, uno dei più grande reportage mai realizzati prima dedicato al mondo del caffè.
Il lavoro di Salgado ha ottenuto i più grandi riconoscimenti tra cui: il premio Oskar Barnack (1985 e 1992), la medaglia d’oro della Royal Photographic Society of Great Britain di Bath (1994). Il film Il Sale della Terra, diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgad, ha raccontato le opere e la vita di Salgado ottenendo una candidatura all’Oscar come miglior documentario.
C’è di più: oltre alla carriera nella fotografia, Salgado si è distinto nella sostenibilità. Grazie all’Instituto Terra, fondato da lui e dalla moglie Lélia Deluiz Wanick Salgado, ha contribuito alla riforestazione di vaste aree del Brasile.