Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.
MILANO – Tra layout da esplorare, materiali da toccare e macchine da provare, i buyer internazionali hanno trasformato HostMilano 2025 in un grande laboratorio di scelte. Portando prospettive molto diverse tra loro: dagli hotel di lusso alle cucine in mare aperto, dalla distribuzione asiatica alle filiere nordamericane.
Ne emerge un quadro vivido dell’ospitalità globale, con esigenze che cambiano in base ai mercati, ai volumi e ai concept.
L’hôtellerie punta su nuovo lusso e identità degli spazi
“Lavorare nelle pre-opening significa cercare soluzioni che possano definire l’identità dell’hotel fin dal primo sguardo”, racconta Laura Sloan, Four Seasons Hotels & Resorts (USA). “Cerchiamo prodotti che parlino la stessa lingua dei nostri spazi, che siano coerenti con l’esperienza che vogliamo creare per i futuri ospiti e che offrano durata, estetica e funzionalità in egual misura”.
Un’esigenza che trova eco anche in Medio Oriente. Una buyer proveniente da Dubai conferma un contesto in rapidissima crescita: “Il mercato è estremamente dinamico, con molte nuove aperture. Qui la domanda è vivace e orientata sia al design sia alla capacità delle aziende di offrire supporto tecnico e continuità nel tempo”.
Ristorazione ad alta intensità: continuità, ergonomia e flussi intelligenti
Operare in una grande nave significa gestire la ristorazione come un ecosistema autonomo. “Cerchiamo sistemi che garantiscano continuità e flussi perfetti anche in condizioni operative complesse”, spiega Dieter Xiao, Corporate Food & Beverage Leader di Norwegian Cruise Line (USA). “Le attrezzature devono essere intuitive, durature e in grado di sostenere volumi importanti senza compromettere la qualità”.
Un punto di vista che dialoga con quello degli acquisti internazionali. “Per noi è fondamentale individuare fornitori flessibili, con prodotti affidabili e con tempi di risposta rapidi”, afferma Natalia Niño, Global Indirect Buyer (Colombia) attiva su progetti internazionali in America Latina. “Guardiamo molto all’innovazione che semplifica il lavoro e alla capacità delle aziende di supportare progetti diversi, anche in mercati dove la logistica può essere complessa”.
Distribuzione globale e filiere verticali: design, qualità e nuove opportunità
Dalla Cina arriva uno sguardo orientato al potenziale commerciale del design europeo. “Il mercato cinese è molto sensibile all’estetica e alla qualità percepita”, osserva Yue Ma, Tianjin Hongda Xinjin Trade. “Le aziende che propongono concept coerenti, materiali resistenti e soluzioni ben progettate trovano un grande interesse da parte dei nostri clienti”.
Chiude il cerchio, con una prospettiva di filiera, la voce del mondo bakery nordamericano. “La nostra comunità guarda alla funzionalità, alla qualità e alla capacità delle aziende di innovare nel rispetto delle esigenze dei professionisti”, afferma Martin Barnett, Director della Baking Association of Canada. “Questo tipo di manifestazione ci permette di confrontarci con nuove soluzioni e di capire come evolverà il mercato nei prossimi anni”.
Testimonianze che raccontano un’ospitalità che evolve in direzioni differenti: scenografie per nuove aperture, funzionalità per grandi volumi, affidabilità per gli acquisti globali, design per i mercati asiatici.
Con la sua storica capacità di coniugare panoramica completa e affondi verticali, HostMilano 2025 ha riunito queste esigenze, offrendo uno spazio di confronto che ora si proietta verso Host 2027.



















