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Cioccolato tricolore & Co. alla riscossa nel mondo

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MILANO – Una tentazione che vale oltre 110 miliardi di dollari. A tanto ammonta, secondo dati di Euromonitor, il fatturato del comparto del cioccolato a livello mondiale. Che fa di gran lunga la parte del leone nel settore dolciario, rispetto ai 61 miliardi dei prodotti a base di zucchero e ai 25 delle gomme da masticare. Non solo: il cioccolato è anche il prodotto che cresce di più, il 12% da qui al 2018 contro l’8,5% dei dolci confezionati e il 10% dei chewing-gum.

Un mondo dinamico dove l’Italia si sta ritagliando una nicchia non amplissima, ma prestigiosa. “Negli ultimi anni anche il cioccolato è sempre più riconosciuto all’estero come un’eccellenza del Made in Italy enogastronomico – spiega Guido Gobino, titolare dell’omonima cioccolateria torinese –. A questo si affianca anche un discorso ‘healthy’, perché ormai le proprietà salutistiche del fondente sono riconosciute. Noi portiamo avanti entrambe le filosofie puntando soprattutto sulla filiera corta, con acquisti diretti equosolidali di cacao dal Messico e nocciole da terreni propri in Piemonte”.

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“La tendenza che notiamo nel comparto dolci è soprattutto la realizzazione di nuovi prodotti nell’ambito del cioccolato, anche puntando su decorazioni e disegni molto professionali”, aggiunge Roberto Micco, Responsabile Commerciale di Artemisia Liquori.

Più nel dettaglio Tancredi Alemagna, Direttore Commerciale di T’a Milano, spiega che “coniughiamo ingredienti d’eccellenza e design, essendo anche i primi cioccolatieri di nuova generazione basati a Milano, che del design è una delle capitali mondiali. Uno dei nostri prodotti di maggiore successo, per esempio, sono le dragée 100% frutta in confezioni trasparenti molto minimal, racchiuse in involucri dai colori ispirati a quelli reali della bacca di cacao – dagli arancio ai rossi ai viola”.

Ma senza dimenticare la tradizione, come nota un altro nome meneghino storico, Vergani Panettoni: “Paradossalmente è il ritorno alla tradizione la tendenza più innovativa. Il rispetto della ricetta tradizionale, sia come metodi di produzione sia come ingredienti, e il legame con la città di Milano, dove il Panettone è nato”, dichiara il Responsabile Commerciale Stefano Vergani.

“I mercati ricercano prodotti ‘crafted’, vicini all’artigianale anche quando sono di produzione industriale. Questa tendenza si sta affermando in entrambi i settori in cui siamo attivi, sia quello del bakery, sia in quello liquoristico dove prende la forma della mixology”, sostiene Luca Lazzaroni, Amministratore Delegato di Lazzaroni.

Gusto del prodotto, ma anche gusto della presentazione, specie per un prodotto-icona quale Pastiglie Leone, come spiega la Responsabile Marketing Daniela Monero: “I prodotti devono tendere ad essere ricercati sia nella composizione sia nella forma, aspetto importante soprattutto nel settore dell’eccellenza a cui apparteniamo, per questo motivo il nostro design è sempre molto curato”.

Ed è qui che entrano in gioco realtà come Scotton, che da 40 anni produce scatole personalizzate per il mondo food. “Osserviamo una crescente tendenza a dare risalto al contenuto – afferma il Direttore Vendite, Alessandro Perli –. Sono sempre più richieste quindi, le confezioni trasparenti o finestrate e cresce la domanda di particolari sempre più ricercati, che valorizzino dolci tradizionali o speciali”.

Un mix di caratteristiche che stanno contribuendo a fare di cioccolato e dolci italiani una specialità tra le più richieste della nostra enogastronomia, che sarà ben rappresentata a TUTTOFOOD 2017.

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